27 gennaio 2021
Durante la cerimonia di insediamento, il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, si è espresso inequivocabilmente, inserendo tra le priorità della sua agenda politica la lotta al cambiamento climatico.
Nel suo discorso inaugurale è stato molto diretto, indicando nel riscaldamento del pianeta “la minaccia esistenziale dei nostri tempi”.
Biden intende ripristinare tutte le norme di protezione dell’ambiente istituite da Barack Obama, annullate poi dal presidente Trump. Durante il mandato di quest’ultimo, gli USA avevano cancellato una serie di provvedimenti che stabilivano regole sull’estrazione di carburanti fossili e sulle emissioni di CO2. Per la ricerca di nuovi giacimenti Trump aveva addirittura tolto ad alcune riserve naturalistiche la designazione di “monumento nazionale”, eliminandone lo status di territorio inviolabile.
Joe Biden deve ricucire gli strappi su ambiente e energia compiuti dalla Casa Bianca nei precedenti quattro anni. Una delle prime iniziative, infatti, sarà sancire il rientro di Washington all’interno dell’accordo di Parigi sul clima, firmato da Obama nel 2015.
Biden ha lavorato alacremente in questi mesi, costruendo una squadra di lavoro e nominato un inviato speciale (Special Presidential Envoy for Climate), John Kerry, ex segretario di Stato, e suo collega nell’amministrazione Obama, che è già al lavoro per l’organizzazione della prossimo vertice Climate Change Conference (COP26) di novembre 2021 a Glasgow.
Le scelte di Biden consegnano agli Stati Uniti un ruolo di primaria importanza per risolvere l’emergenza climatica e conferiscono agli States un nuovo volto in tema di cambiamento climatico e riscaldamento globale sia in politica interna che in politica estera.
Il FAI si unisce alle parole del nuovo Presidente: non possiamo più perdere tempo!
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis