Avvio del cantiere a Casa Macchi

Avvio del cantiere a Casa Macchi

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Avvio del cantiere a Casa Macchi
Cantieri

29 ottobre 2019

Il 1° ottobre è stato dato avvio al cantiere, che si prevede si concluderà a dicembre 2020

Il Cantiere

A Casa Macchi, Bene FAI a Morazzone (VA) non ancora aperto al pubblico è iniziata la prima fase dei lavori, che terminerà a primavera 2020 e sarà dedicata al consolidamento e al restauro della copertura, delle facciate esterne, degli intonaci e di tutti serramenti, le porte e le finestre.

In queste settimane sono stati smontati i portoncini e le persiane e, grazie alla presenza dei ponteggi, sono stati approfondite le indagini sugli intonaci esterni ed effettuate le prime campionature nelle aree finora irraggiungibili. Si è dunque scoperto che anche a Casa Macchi sono stati fatti negli interventi di manutenzione delle facciate, con l’utilizzo anche di materiali acrilici che hanno nascosto l’intonachino ottocentesco, rimasto invece intatto nelle porzioni nascoste dalla vite del Canadà o dalla vegetazione. L'intervento di restauro avrà come obiettivo quello di far riaffiorare l'originario gusto ottocentesco che contraddistingue la Casa.

I serramenti che sono stati smontati saranno oggetto di un accurato intervento di conservazione, al fine di preservarne la superficie originaria e allo stesso tempo garantire la corretta funzionalità della ferramenta.

Anche sulle coperture è stata condotta un’accurata indagine preliminare, per meglio valutare quali elementi è possibile conservare e quali invece si è costretti a sostituire. Si opererà per fasi, smontando, restaurando e rimontando porzione per porzione la copertura.

I lavori sono stati organizzati in modo da consentire delle giornate di apertura al pubblico, in cui i visitatori saranno guidati all’interno del cantiere e potranno apprezzare nel dettaglio le peculiarità dell’intervento e i dettagli di tutte le lavorazioni. A questo scopo saranno individuati e realizzati i restauri in due locali campione, a piano terra e al primo piano, per dare un’anticipazione e illustrare come apparirà la Casa a conclusione dei lavori.

Il progetto di restauro

Preceduto e affiancato da una campagna di studio e di analisi, il restauro dell’edificio, delle collezioni e del giardino sarà realizzato secondo criteri rigorosamente conservativi, con l’intento di preservare il fascino di “luogo fuori dal tempo” e l’atmosfera intimamente domestica e familiare della casa. Il progetto di valorizzazione sarà finalizzato a raccontare questa “atmosfera” lungo il percorso di visita e negli spazi dedicati ai momenti di approfondimento e alle attività didattiche. Il progetto comprenderà inoltre l’adeguamento funzionale attraverso interventi necessari a garantire l’apertura al pubblico come casa-museo, in linea con gli standard museali.

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Gli Interventi preliminari

Durante gli anni dell’abbandono della casa, i soffitti in incannucciato del primo piano sono in parte crollati, a causa delle infiltrazioni di acqua dalle coperture, prive di manutenzione da lungo tempo. Fin da subito il FAI si è quindi attivato per la messa in sicurezza degli ambienti a rischio, tramite i puntellamenti dei soffitti, così da salvaguardare gli intonaci originali, alcuni dei quali decorati, e le collezioni della casa, consentendo lo svolgimento in sicurezza delle attività preliminari all’intervento di restauro.

Per quanto riguarda le collezioni, è stata realizzata una dettagliata campagna di catalogazione, corredata da un rilievo fotografico professionale di tutti gli ambienti, arredi, oggetti d’arte e d’uso quotidiano, con scheda conservativa relativa agli interventi da programmare sugli arredi

Per verificare la fattibilità tecnica e la resa estetica degli interventi, sono stati realizzati dei cantieri pilota in due ambienti del piano terra (il Salottino e la Sala da pranzo) dove sono stati effettuati dei saggi sugli intonaci dipinti, sui serramenti in legno e sui pavimenti in cotto lombardo e parquet. Le campionature sono risultate utili strumenti propedeutici al progetto, che mira a conservare la materia senza cancellare o mascherare i segni di quel “tempo sospeso” fondamentale per la comprensione del racconto di Casa Macchi.

Convenzione quadro per la valorizzazione di Casa Macchi

Nel mese di febbraio è stata siglata la convenzione quadro per la valorizzazione di Casa Macchi tra il FAI e il Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate – Università degli Studi dell’Insubria, finalizzata allo sviluppo di uno storytelling articolato e pluridisciplinare da declinare nei prodotti di valorizzazione a disposizione del visitatore.

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Oltre il restauro

Il restauro e l’apertura al pubblico di Casa Macchi, ubicata nel nucleo antico di Morazzone, offrono l’opportunità di concorrere alla rivitalizzazione del centro storico del paese e di farlo diventare un luogo aggregante e identitario per la comunità locale, oltre che un attrattore potenziale per favorire l’arrivo di turisti e visitatori, generando benefici per l’economia del territorio e ricadute occupazionali.

Obiettivo del FAI e dell’Amministrazione Comunale di Morazzone è una significativa azione di riqualificazione e rigenerazione urbana. Parallelamente al progetto FAI, l’Amministrazione Comunale si è impegnata in un progetto di riqualificazione degli spazi urbani del centro storico di Morazzone e di modifica e ampliamento dell’area parcheggio/mercato posta a nord del nucleo principale. Queste azioni sono volte al recupero di porzioni del centro ma anche a fornire una migliore dotazione di spazi di sosta dei veicoli sia per gli abitanti sia per i futuri visitatori di Casa Macchi.

È con questo obiettivo che il FAI ha aderito all’"Accordo di Programma per la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana del centro storico del Comune di Morazzone (VA), con il restauro di Casa Macchi volto a consentirne la fruizione pubblica", sottoscritto insieme a Regione Lombardia e Comune di Morazzone il 31 maggio 2017.

L’accordo rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, che potrà essere da esempio per invertire il processo di spopolamento dei centri storici dei paesi italiani.

Il progetto al centro dell’accordo avrà un valore complessivo di oltre quattro milioni di euro. Regione Lombardia, che ha posto tra i suoi obiettivi il rilancio dei piccoli comuni e delle loro specificità, si impegna a cofinanziare il progetto con due milioni di euro in opere e interventi: un milione a favore del Comune di Morazzone e un milione destinato al FAI.

Al termine dei lavori Casa Macchi sarà aperta regolarmente al pubblico, divenendo il tredicesimo bene del FAI in Lombardia e parte del circuito di visita esteso sul territorio tra Varese e Milano, che include Villa della Porta Bozzolo a Casalzuigno, Villa e Collezione Panza e la Torre di Velate a Varese, e il Monastero di Torba a Gornate Olona. Entrerà anche a far parte della rete regionale delle case-museo dell’800 e nel circuito dei musei aderenti all’Abbonamento Musei Milano Lombardia Card.

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