12 aprile 2012
“La situazione è talmente grave che si rischia davvero di perdere completamente la memoria di questo Paese”. E’ un vero e proprio grido di allarme quello che il Presidente FAI, Ilaria Borletti Buitoni, lancia per sottolineare la precaria condizione in cui si trovano gli Archivi storici italiani, messi in ginocchio dai tagli alla cultura. I fondi scarseggiano, si parla addirittura di una riduzione pari all’80%, e gli Archivi rischiano di chiudere, mettendo così in pericolo un patrimonio storico e culturale tra i più importanti al mondo.
La questione non è di facile soluzione perché la diffusione degli Archivi storici è capillare sul nostro territorio. “In ogni Provincia esiste un Archivio – spiega Ilaria Borletti Buitoni – e questo certo rende molto ardua una gestione coordinata che sia in grado di rispettare il legame indispensabile dei documenti con la realtà territoriale. Ma di soluzioni ce ne sono: innanzitutto occorre stilare un progetto articolato, che sia in grado di effettuare un’opportuna razionalizzazione del territorio, accorpando dove possibile alcuni Archivi, per esempio quelli più piccoli e quelli non particolarmente antichi. Ma soprattutto è necessario che il Governo riveda i finanziamenti che sostengono questa voce del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che è stata completamente abbandonata”.
L’utilizzo delle nuove tecnologie può essere una delle strade da seguire per abbattere i costi. “La digitalizzazione dei documenti è senza dubbio utile – conclude il Presidente FAI - ma deve essere utilizzata con attenzione, senza svilire il loro valore storico”.
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