Compleanno speciale per gli Apprendisti Ciceroni

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Compleanno speciale per gli Apprendisti Ciceroni
Scuola

07 febbraio 2016

Domenica 7 febbraio per la prima volta ad accogliere i visitatori di Palazzo Montecitorio non sono stati gli assistenti parlamentari in giacca e cravatta ma oltre cinquanta ragazzi che indossavano una pettorina arancione e una coccarda tricolore: si tratta degli Apprendisti Ciceroni, studenti della scuola secondaria di I grado dell'Istituto  Comprensivo  “Renato Fucini” e della scuola secondaria di I grado dell' Istituto Comprensivo “Orsa Maggiore” di Roma. I ragazzi e il FAI hanno accolto con entusiasmo l'invito della presidente della Camera Laura Boldrini a diventare per un giorno "guide d'eccezione" di Palazzo Montecitorio e a celebrare così i 20 anni del progetto “Apprendisti Ciceroni ®”. All'evento è intervenuta anche Ilaria Borletti, sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

Boldrini: «La cultura fa bene alla politica »

Dopo il concerto della Banda dell'Esercito in piazza Montecitorio, i ragazzi sono stati accolti nell'aula dove si  riuniscono in seduta plenaria i 630 deputati alla Camera. La presidente Boldrini ha preso la parola ricordando che «questo è il cuore della democrazia. Qui oggi si riuniscono i rappresentanti del popolo italiano ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo vissuto un tempo in cui questo parlamento è stato esautorato, un tempo di dittatura. Mi rivolgo quindi ai ragazzi perché non dimentichino mai il valore della democrazia e il fatto che senza di essa non esiste libertà».

Laura Boldrini ha quindi sottolineato l'importanza di progetti come quello degli Apprendisti Ciceroni, che educano i più giovani e li fanno crescere come cittadini consapevoli.  «La cultura fa bene alla politica - ha continuato la Presidente - perché la politica senza cultura non può rappresentare né la nostra la società né la nostra storia. Per la prima volta dei ragazzi che fanno parte di un bellissimo progetto che oggi compie 20 anni,  sono qui presenti per “spiegarci Montecitorio”. Sono molto felice che questi giovani siano stati formati alla valorizzazione della cultura e, al tempo stesso, alla valorizzazione delle istituzioni: anche così si fa educazione civica».

Carandini: : «La Repubblica siamo tutti noi »

 Il presidente FAI Andrea Carandini ha condiviso con i presenti la sua emozione: «E' la prima volta che entro alla Camera dei Deputati e ascoltare il racconto di questa istituzione  mi ha profondamente commosso perché la narrazione, in quanto educazione, è un momento fondamentale del nostro vivere civile. Vivo questa occasione come un momento di unione prolifica e complementare tra istituzioni e società civile, di cui il FAI è rappresentante. E mi permetto - ha continuato Carandini - di ricordare in quest'aula l'Articolo 9 della Costituzione: la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica, e tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Per far vivere questi due principi illuminati della Costituzione ci vogliono le istituzioni, come il Parlamento, il Governo o il Ministero dei Beni culturali, ma poi serve anche la società civile, servono i vostri cuori: è sui vostri cuori che dobbiamo stampare la Costituzione, perché la Repubblica siamo tutti noi. E se oggi – ha concluso Carandini – il FAI può contare su questi giovani quali promotori del nostro patrimonio artistico e paesaggistico, generando un ponte verso le famiglie e la società intera, significa che siamo riusciti a dare vita all'Articolo 9 della Costituzione e a propagarlo concretamente».

Il progetto Apprendisti Ciceroni

Apprendisti Ciceroni è un progetto di cittadinanza attiva che coinvolge giovani studenti nella valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico italiano. L'iniziativa nasce nel 1996 in Lombardia in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Oggi sono circa 35.000 i ragazzi che ogni anno danno vita all'iniziativa, con l'orgoglio di sentirsi coinvolti in prima persona nella vita sociale, culturale ed economica delle comunità in cui vivono.

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