Appello al Governo per un'Agenda ambientalista

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Appello al Governo per un'Agenda ambientalista
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11 dicembre 2014

Sono 16 le associazioni di tutela ambientale (Accademia Kronos, Associazione Ambiente e Lavoro, Associazione Italiana Insegnanti Geografia, CTS, Club Alpino Italiano, FAI, Pro Natura, FIAB, Greenpeace, LAC, Legambiente, LIPU, Marevivo, SIGEA, Touring Club Italiano, WWF) che hanno presentato oggi al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, a Palazzo Chigi, una agenda ambientalista: una lista di interventi urgenti che il Governo dovrebbe attuare per avviare il Paese ad uno sviluppo realmente sostenibile, in cui ambiente, paesaggio e patrimonio culturale, tutelati e valorizzati, possano giocare un ruolo strategico per il rilancio del Paese.

“Ci siamo battuti - ha dichiarato Andrea Carandini, Presidente del FAI - perché lo Stato costringa le Regioni a fare i piani paesaggistici e abbiamo sostenuto una visione olistica dei problemi che riguardano ambiente, paesaggio e patrimonio, che è stata accolta con molto favore dal Sottosegretario Delrio.”

Gli interventi urgenti

Le proposte contenute nell'agenda ambientalista affrontano diversi ambiti della tutela e della promozione dell'ambiente e del paesaggio: clima e energia, trasporti e infrastrutture, consumo del suolo, difesa del suolo, bonifiche, biodiversità ed aree protette, mare, montagna, beni culturali e paesaggistici, agricoltura, turismo e ambiente, Ministero dell'ambiente, diritti e delitti ambientali, andare oltre il PIL, informazione ed educazione ambientale. Ecco una breve sintesi delle proposte:

  • indire una conferenza nazionale su clima ed energia che definisca una Strategia Energetica Nazionale e un Piano per la decarbonizzazione con obiettivi chiari al 2020 e al 2030 così da raggiungere entro il 2050 l'obiettivo del 100% di energie rinnovabili;
  • rivedere le procedure semplificate sulle grandi opere del Codice Appalti a tutela della legalità e dei diritti dei cittadini alla partecipazione e all'informazione;
  • abbandonare l'insostenibile "Programma sulle infrastrutture strategiche";
  • inserire azioni a favore della biodiversità naturale nel Piano operativo del Programma della Rete Rurale Nazionale;
  • attivare una manutenzione del territorio per contrastare il rischio idrogeologico e una riqualificazione delle aree urbane;
  • contenereil consumo di suolo approvando il primo disegno di legge in materia;
  • portare a compimento la Pianificazione paesaggistica in tutte le Regioni;
  • predisporre una strategia nazionale per le bonifiche dei siti inquinati;
  • valorizzare il capitale naturale del Paese;
  • aumentare il bilancio annuale del Ministero dell'Ambiente, dicastero con meno risorse tra quelli con portafoglio, dagli attuali 580 milioni di euro a 700 milioni di euro;
  • rendere finalmente effettiva la Tutela penale dell'ambiente;
  • accrescere nei piani di studio delle scuole l'educazione per l'ambiente e la sostenibilità.

L'appello

Le associazioni coinvolte ricordano come l'ecologia sia già parte integrante dell'economia europea: sono, infatti, 5 milioni i posti di lavoro che potrebbero essere creati in Europa conseguendo gli obiettivi dell'Unione Europea al 2020 su clima ed energia (fonte: Commissione Europea, 2012) e sono già oggi 14,6 milioni i posti di lavoro assicurati dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici (Commissione Europea, 2011). In Italia, inoltre, la green economy produce 101 miliardi di euro di valore aggiunto pari al 10,2% dell'economia nazionale e i cosiddetti green jobs sono oggi in Italia più di 3 milioni (Rapporto GreenItaly 2014). C'è, quindi, urgentemente bisogno di un programma collegiale e unitario del Governo capace di individuare azioni innovative per garantire il benessere degli italiani e lo sviluppo del Paese dando valore alla ricchezza del suo capitale naturale (la più ricca biodiversità d'Europa) e superando il deficit ecologico che sta diventando un handicap per il rilancio dell'economia.

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