Aeroporto Ampugnano: non sostenibile

Aeroporto Ampugnano: non sostenibile

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Aeroporto Ampugnano: non sostenibile
sostenibilità

28 maggio 2008

Ci risiamo. Della serie non c'è mai fine al peggio, ecco arrivare dalla Toscana l'ennesimo capitolo del indigesto libro del turismo “mordi e fuggi”, e della progettazione inconsapevole e non sostenibile che mette in pericolo la tutela del territorio e del nostro fantastico paesaggio.

Questa volta parliamo di aeroporti, e più in particolare di quello di Ampugnano, a Siena, piccolo scalo da sempre limitato ai voli turistici. Negli ultimi mesi, il Comune di Sovicille, Monte dei Paschi di Siena e il Fondo Galaxy hanno paventato insieme la possibilità di un suo ampliamento, che porterebbe la lunghezza della pista da 1.300 a 2.200 metri, e la creazione di una nuova di 4mila metri. Ampugnano diventerebbe così un vero e proprio scalo internazionale di grandi dimensioni, con inevitabili conseguenze per l'area naturalistica in cui è immerso, per i centri abitati nei pressi e per l'unicità del suo paesaggio.

Immediata la presa di posizione delle maggiori associazioni ambientaliste italiane, FAI in testa, che si sono schierate contro un progetto ritenuto assolutamente in contrasto con i concetti di sostenibilità e tutela del patrimonio naturale. In particolare, il FAI “auspica la rinuncia all'opera di ampliamento e chiede che vengano intraprese tutte le azioni necessarie a valutarne l'impatto ambientale, in stretta correlazione con il parere dei cittadini”. Secondo la Fondazione, infatti, il progetto non appare in linea con la politica europea dei trasporti tracciata nel “LIBRO BIANCO – La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte”, che promuove lo sviluppo delle reti ferroviarie e un controllo della crescita del trasporto aereo.

Tra i fattori che spingono il FAI a schierarsi contro il progetto figura infatti anche la vicinanza degli aeroporti di Pisa e Firenze che offrono passaggi nazionali e internazionali in quantità soddisfacente, e la possibilità di sfruttare efficacemente il sistema di rete ferroviaria senese, se adeguato e potenziato, valorizzando così un mezzo di trasporto a minor impatto ambientale rispetto all'aereo. Prima di pensare all'ampliamento dell'aeroporto sarebbe quindi più logico migliorare proprio la rete ferroviaria, visto che oggi occorrono ben 90 minuti di treno per raggiungere Firenze da Siena.

“Crediamo che la Toscana – si legge nella nota del FAI - debba essere scoperta attraverso un turismo lento, che lasci intravedere a poco a poco un paesaggio dal valore incommensurabile che tutto il mondo ci invidia. Un paesaggio svelato e non abusato, che sicuramente lascerà un segno indelebile in tutti i visitatori e che garantisce a tutti, abitanti compresi, la qualità del vivere”.

Leggi il commento di Legambiente

Leggi il commento del WWF

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