Dall'inizio dell'anno i teli dei ponteggi nascondono le facciate della Torre Doria, alta più di 20 m, per consentire l'operazione di ripulitura dallo strato di patina biologica scura che le ricopriva, in particolar modo sul fronte Nord meno esposto alla luce del sole.

Grazie all’intervento sono tornati ben visibili sulle facciate le decorazioni affrescate: emblemi militari e mascheroni sulla merlatura e il grande stemma dell’aquila della famiglia Doria sulle due pareti che si affacciano verso il mare.

Il restauro ha permesso di studiare da vicino l’intervento eseguito dal FAI nel 1990 a cura dell’architetto Guglielmo Mozzoni, che già aveva consolidato le murature e integrato le decorazioni della Torre. Dopo aver eseguito la pulitura e il consolidamento, si avvia ora una fase complessa dell’intervento di restauro: la scelta di come eseguire le integrazioni pittoriche e come riprendere i dettagli delle decorazioni riaffiorate dopo la pulitura, siano esse originali o le ridipinture eseguite durante l’ultimo restauro degli anni Novanta.

Per prendere questa decisione sarà fondamentale eseguire delle campionature, che saranno valutate insieme agli enti di tutela preposti.
Intanto procedono anche i lavori sull’edificio della Canonica: l’obiettivo è quello di concludere i lavori entro la prossima primavera.

I lavori di restauro sono realizzati grazie al fondamentale contributo di Compagnia di San Paolo e dei Friends of FAI.