07 maggio 2012
Novemila persone hanno potuto scoprire questo tesoro nascosto, normalmente chiuso al pubblico, grazie ai volontari del FAI che hanno guidato i visitatori in un affascinante viaggio nella storia di fine Ottocento, tra ricordi di aristocratici inglesi, sorgenti d'acqua, glicini, zagare, rose, fino al racconto del recente restauro dell'incantevole parco, realizzato dall'architetto paesaggista Paolo Pejrone, fondatore e Presidente dell'Accademia Piemontese del Giardino. Ventiduemila metri quadrati di lussureggiante vegetazione, tra piante rare, flora esotica e mediterranea. La visita era a contributo libero e il ricavato andrà a favore del FAI per sostenere le attività per la tutela e la valorizzazione dell'arte e della natura italiane.
Un grande successo per un'iniziativa che ha esordito quest'anno per la prima volta in occasione della XXI edizione della Tre giorni per il giardino, e che continuerà anche nei prossimi anni stringendo gemellaggi con alcuni grandi giardini italiani, permettendo così di scoprire insieme alcuni tesori d'Italia.
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