04 maggio 2012
Secondo il Dossier di FAI e WWF “Terra rubata – Viaggio nell'Italia che scompare”, nei prossimi 20 anni la superficie occupata dalle aree urbane crescerà di circa 600mila ettari, pari a una conversione urbana di 75 ettari al giorno. In pratica, un quadrato di 6400 kmq che l'Italia cede ogni giorno al cemento. Tesori naturalistici e paesaggistici, terreni agricoli e spazi di aggregazione sociale che velocemente scompaiono ai nostri occhi: sembra la fotografia di un processo irreversibile ma, per quanto la lotta sia lunga e difficile, il consumo del suolo si può fermare o, quantomeno, arginare. Aiutaci a difendere il nostro Paese e a proteggere la natura e il paesaggio italiano: nella dichiarazione dei redditi inserisci il codice fiscale del FAI 80102030154 e dona il 5 per mille per la natura, FAI la scelta giusta.
Dal 1975 abbiamo fatto tanta strada: abbiamo salvato 5.283.000 metri quadrati di paesaggio protetto e 482.000 metri quadrati di terreni agricoli produttivi (oliveti, agrumeti, vigneti,…). Inoltre, l'opera di sensibilizzazione sul tema della tutela del patrimonio artistico e paesaggistico ha coinvolto oltre 1 milione di studenti.
L'ultimo luogo entrato a far parte dei beni tutelati e protetti dal FAI è il Bosco di San Francesco ad Assisi (Perugia), aperto al pubblico l'11 novembre 2011, per sempre e per tutti. Nel 2008, infatti, la Fondazione ha deciso di accettare da Intesa Sanpaolo la donazione di 60 ettari di paesaggio umbro abbandonato che una fondazione locale, Sorella Natura, aveva tempo addietro salvato da sicura manomissione ma che non reggeva più l'onere della necessaria manutenzione. Così, nel tempo, gli olivi, le ginestre, le querce, i biancospini, i sentieri carichi di storia, la torre del Trecento, il Sacro Convento di Assisi, i muretti a secco, i mulini, la Chiesa di Santa Croce: il bosco intero è tornato a rivivere di luce propria ed è ora fruibile e godibile da tutti, nel pieno rispetto dell'ambiente e del paesaggio. La stessa radura all'interno del bosco ha preso il nome di Terzo Paradiso grazie all'installazione dell'omonima opera di land art di Pistoletto, disegnata nel paesaggio da ben 121 ulivi.
Come il Bosco di San Francesco fra i beni tutelati dal FAI in tutta Italia si possono citare il promontorio e la torre di Punta Pagana, a San Michele di Pagana (Genova), il Giardino della Kolymbetra, situato al centro della Valle dei Templi (Agrigento), il Giardino Pantesco Donnafugata, presso l'Isola di Pantelleria (Trapani), e poi, ancora, l'area Boschiva Casana sul Monte di Portofino, vicino a Camogli, Cala Junco nell'isola di Panarea, Arcipelago delle Eolie (Messina), l'area costiera La Masseta, presso San Giovanni a Piro, Salerno, la Baia di Ieranto a Massa Lubrense, Napoli, Punta Don Diego a Cala di Trana, frazione di Palau, Olbia Tempio, e tanti altri.
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