5 per mille per il paesaggio

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5 per mille per il paesaggio
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04 maggio 2012

E' dal lontano 1975 che il FAI opera in difesa della cultura, dell'ambiente e del paesaggio italiano, nella convinzione che quest'ultimo debba intendersi, come sostiene anche lo storico dell'arte Salvatore Settis, come un organismo vivente in perenne evoluzione che rappresenta l'incontro tra elementi naturali e le espressioni dell'attività umana in architettura, nell'arte, nell'economia, nell'agricoltura e nell'artigianato. Lo stesso Codice dei Beni Culturali definisce il Paesaggio un territorio espressivo d'identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni. Con questa consapevolezza il FAI opera nel rispetto dei dettami costituzionali, che riconoscono al paesaggio un valore culturale e identitario dell'intera Nazione che, come tale, è oggetto di tutela. Per poter adempiere a questa missione il FAI ha bisogno del sostegno di tutti: dona il 5 per mille al paesaggio, FAI la scelta giusta.

Sono tanti i casi nei quali il FAI, nell'ambito del progetto SOS Emergenza Paesaggio, è intervenuto in prima persona: a Camogli (GE) la Fondazione si è schierata a difesa del borgo ligure, sollecitando la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria a mantenere gli aspetti qualitativi e strutturali di Camogli anche nel piano di recupero e riqualificazione dell'area dell'ex scalo ferroviario, piano che nelle ultime varianti avrebbe comportato un impatto insostenibile a livello ambientale.

Altra situazione allarmante è nel Lazio, dove il sito di Quadro Alto, nel Comune di Riano, e quello di Corcolle, area ad altissimo valore archeologico, sono stati dichiarati idonei a ospitare discariche secondo il piano di emergenza ambientale, in relazione all'imminente chiusura della discarica di Malagrotta e alla necessaria ricerca di siti alternativi. L 'anno scorso FAI e WWF sono ricorsi al TAR Lazio per la disapplicazione di tutti i provvedimenti.

Notevole l'impatto ambientale anche per Rete Adriatica, un progetto di gasdotto che servirà a portare il gas proveniente dal Nord Africa fino al Nord Italia: per fare questo, però, dovrà attraversare la dorsale appenninica italiana, che comprende dieci Regioni, tre parchi nazionali e un parco naturale regionale, oltre a siti di importanza comunitaria e aree a rischio sismico e idrogeologico. Numerosi comitati e associazioni ambientaliste chiedono insieme al FAI alle Regioni coinvolte nel progetto di fare come l'Abruzzo e approvare una dichiarazione sfavorevole al piano.

E poi l'impianto siderurgico che la società Ferracciai srl vorrebbe costruire a Riardo, in Campania: lo stabilimento avrebbe un'estensione di 400mila metri quadrati e sarebbe localizzato in un'area destinata esclusivamente all'attività agricola. In questo modo si verificherebbe una grande perdita di suolo fertile, oltre ai grandi danni al paesaggio causati dal rilascio di gas e polveri altamente inquinanti (si trova nelle vicinanze anche il sito Parco Sorgenti di Riardo). Il FAI ha inviato le proprie osservazioni alla Regione Campania, chiedendo che il progetto sia sottoposto a VIA – Valutazione di Impatto Ambientale.

Per realizzare in concreto i dettami dell'articolo 9 della Costituzione, in base al quale "La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione", abbiamo bisogno anche del tuo aiuto: dona anche tu il 5 per mille per il paesaggio.

» Scopri come donare il 5 per mille per il paesaggio!

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