29 aprile 2021
Da sempre le regioni polari hanno suscitato sugli esploratori italiani grande fascino. Tra questi merita un posto d’onore Guido Monzino, alpinista, ultimo proprietario di Villa del Balbianello (CO) che tra il 1960 e il 1971 comandò undici spedizioni tra Groenlandia ed Ellesmere e che culminarono con la conquista del Polo Nord, insieme alle guide della Valtournenche, il 19 maggio 1971.
La sua fu la seconda spedizione a raggiungere, via terra e con l’uso di mezzi tradizionali, slitte e cani, il 90° parallelo.
«Il ricordo di quel Tricolore e di quella Croce, simboli indelebili di una civiltà contrastata, ma sempre vittoriosa, deposti sul vertice del mondo, è la gioia più grande che riscatta ogni sofferenza, ripaga ogni rischio per diventare in questo momento invito per nuovi orizzonti», Guido Monzino.
Nel sottotetto del corpo centrale di Villa del Balbianello è custodito un museo dedicato alle numerose imprese alpinistiche di Monzino - nel 1973 fu a capo della prima ascensione italiana dell’Everest – tra cui spicca al centro della stanza, illuminata dalla luce del lucernario, una delle slitte - ancora perfettamente conservata - che parteciparono all'impresa del Polo Nord, insieme agli indumenti realizzati a mano dal popolo inuit e l'equipaggiamento utilizzato dal conte.
Il museo custodisce, inoltre, una collezione di figurine sorridenti, la più grande collezione di avori Inuit che oggi si possa trovare al di fuori della Groenlandia.
Verso nord è rivolta la vera ultima dimora del Conte Monzino. Infatti le sue ceneri riposano nel parco di Villa del Balbianello, in un'antica nevera, una costruzione in pietra, di forma circolare, molto profonda che in passato veniva utilizzata per conservare i cibi sotto la neve che cadeva dal tetto.
Il 19 maggio 2021 ricorre il cinquantesimo anniversario della spedizione al Polo Nord e il FAI desidera celebrare questa ricorrenza con un’apertura speciale di Villa del Balbianello. Nel corso della giornata sarà possibile partecipare a visite tematiche, ascoltare aneddoti ed episodi della vita del conte dalle parole degli amici a lui più vicini e delle guide della Valtournenche, presenti per l’occasione, e assistere alla proiezione del documentario dedicato alla spedizione al Polo Nord.