07 aprile 2025
Il secondo progetto regionale del FAI in Trentino e in Alto Adige intende raccontare, sotto diversi aspetti, la rivolta Contadina che 500 anni fa scosse l’Europa centrale, il Tirolo e il Trentino, mossa da un sogno di riscatto sociale e di uguaglianza.
“La storia è un racconto della memoria, che non solo non dovrebbe essere perduto, ma anche tutelato, valorizzato e reso il più fruibile possibile.”
Con queste parole Carlo Trentini, Presidente FAI Alto Adige saluta l’iniziativa regionale, giunta alla sua seconda edizione e che vede quest’anno i volontari delle Delegazioni e dei Gruppi FAI cimentarsi con un periodo storico molto importante e altrettanto complesso della storia locale: le guerre contadine del 1525.
Il tema è stato scelto in quanto quest’anno ricorrono i 500 anni da questi avvenimenti. Attraverso un percorso in cinque tappe che toccherà vari punti della regione (da Bressanone e Merano fino a Borgo Valsugana), si indagheranno i risvolti politici, sociali, artistici delle rivolte contadine.
“La storia dà strumenti per stare al mondo, per comprenderlo e per evitare di commettere gli stessi errori in futuro.” spiega Luciana de Pretis, Presidente FAI Trentino.
“Riteniamo che il FAI si debba fare portavoce anche della cultura immateriale, attraverso la narrazione, la ri-scoperta del territorio, l’intrecciarsi delle relazioni. Sono certa che il pubblico accoglierà con grande interesse e consapevolezza questo nuovo progetto, di cui siamo tutti estremamente orgogliosi.”
Cinque sono gli eventi che nell’arco di un mese, dal 17 maggio fino al 15 giugno indagheranno Der deutsche Bauernkrieg attraverso luoghi, tracce e memorie.
Sabato 17 maggio i volontari della Delegazione di Bolzano condurranno i visitatori alla scoperta dei luoghi toccati dalla rivolta a Bressanone, dove ancora oggi, a distanza di 500 anni, si vedono, sul portone di un palazzo, i colpi di archibugio e di forconi lasciati dai rivoltosi. Si visiterà poi la mostra allestita nelle sale dell’abbazia di Novacella, dove si potranno vedere i documenti originali del periodo.
Gli eventi proseguiranno poi ogni settimana, con appuntamenti nel weekend, e permetteranno di scoprire le tecniche agricole nel meraviglioso scenario di Castel Fontana nei pressi di Merano (24 maggio – Gruppo FAI di Merano), indagare, assieme a esperti del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, le leggi sullo sfruttamento dei boschi, che proprio a seguito della rivolta videro la luce e che ancora oggi permettono di riflettere sull’utilizzo dei boschi (23 maggio – Gruppo FAI Val di Fiemme e Val di Fassa).
Il 7 giugno la Delegazione di Trento proporrà invece la visita esclusiva alla Chiesetta di San Rocco a Borgo Valsugana, dove si resterà ammaliati dalla ricchezza dei dipinti quattrocenteschi e si scoprirà la curiosa storia del loro artefice, pittore e capo dei rivoltosi di Borgo.
Per concludere, il 15 giugno sarà proposta dal Gruppo FAI Val di Sole e Val di Non una passeggiata a Cles, alla scoperta della figura del Principe Vescovo Bernardo Clesio, che lì vide i natali e che sedò la rivolta in Trentino.
1525: La rivolta contadina. Luoghi, tracce, memorie è un’iniziativa regionale di spessore che permetterà di approfondire con gli occhi del FAI la storia del territorio, sia da chi lo vive ogni giorno, sia da chi lo frequenta da turista.
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