La S.A.F.F.A. è nata nel 1932 dalla fusione delle fabbriche italiane dell’industria fiammiferaia, con a capo la più grande, la De Medici di Magenta.
Lo stabilimento arrivò a produrre 45 miliardi di fiammiferi all’anno, ricavati soprattutto da tronchi di pioppo.
Nel secondo dopoguerra, utilizzando l’enorme quantità di materiale di scarto, si avviò una produzione di mobili e complementi d’arredo progettati da grandi nomi tra cui Gio Ponti. Negli anni Sessanta l’Ing. Pietro Molla (direttore generale e marito della futura Santa Gianna Beretta), conscio del ridursi del consumo di fiammiferi e cerini, convertì l’azienda alla produzione di accendini a gas e piezoelettrici, senza tuttavia risollevarne le sorti. La fabbrica venne ceduta alla Reno De Medici e poi chiusa definitivamente nel 2002. ¿¿Come il più famoso Villaggio Crespi anche il villaggio Saffa ospitò i lavoratori. È stato un complesso produttivo dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni Duemila e un esempio di conduzione aziendale sensibile all’urbanistica sociale, perché attenta all’uomo ed alla famiglia. Fu costruito dal nulla per i dipendenti e le loro famiglie. Si tratta di un complesso di edifici distinti, appartenenti a differenti periodi (dagli inizi del '900 al 1962) e destinati ad accogliere le famiglie dei lavoratori dello stabilimento di Ponte Nuovo e ad ospitare funzioni sociali ed educative a servizio della comunità (scuole, chiesa, cinemateatro, mensa). In tempi di assenza di mezzi di trasporto, molte aziende provvedevano infatti a creare strutture adeguate all’accoglienza della manodopera.
L’architetto di riferimento per una parte di questi interventi e per la chiesa di San Giuseppe Lavoratore è Giovanni Muzio, progettista di importanti edifici pubblici di Milano tra cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore ed il Palazzo dell’Arte (Triennale). La chiesa di San Giuseppe Lavoratore è a pianta pentagonale irregolare ed è stata consacrata il 1° maggio 1963 dall’allora Card. Giovanni Battista Montini futuro Papa Paolo VI. Il Santuario della Madonna del Buon Consiglio è una piccola cappella in stile neogotico costruita nel 1903 come primo luogo di culto per il villaggio, dove Santa Gianna Beretta Molla che abitava in questa frazione si recava in preghiera tutte le mattine.
Tra il 1915 e il 1919 fu costruito il campanile, in posizione indipendente rispetto all'edificio della chiesa. Il cinemateatro sempre di Muzio, ora in disuso, è in mattoni pieni rivestiti da piccole piastrelle di cotto.
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