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L'area odierna della Villa era,sin da epoca imperiale,una zona importante per la città,in quanto vi correvano importanti acquedotti di adduzione di acqua verso l'Urbe. Situata all'interno e prospiciente le Mura Aureliane è stata per secoli un vigneto;nel XIX secolo la principessa russa Zenaide Wolkonsky vi edificò una piccola residenza di villeggiatura. Oggi l'area della Villa rappresenta un polmone verde nel quartiere di San Giovanni ed accoglie la residenza dell'ambasciatore inglese in Italia.
Nel 1830 la principessa Zenaide Wolkonsky ampliò la casetta estiva incastonata tra i fornici dell'Acquedotto Neroniano, facendola divenire, col tempo, un ritrovo di musicisti e intellettuali. Qui si avvicendarono personaggi come Stendhal, Donizetti, Gogol e Walter Scott, fino al 1922 quando la villa fu venduta al Governo tedesco e divenne sede dell'Ambasciata germanica, diventando un luogo a diretto riporto della rappresentanza nazista a Roma. Con la fine della guerra e la sconfitta della Germania, la villa rientrò nella proprietà italiana per essere acquisita, nel 1951, dal Regno Unito, che la rese residenza ufficiale dell'ambasciatore britannico a Roma.
Tutto il parco, con una estensione di circa 5 ha, ha subito un importante intervento di restauro sul finire degli anni '50 del XX secolo. Si valorizzò, così, l'aspetto romantico del giardino che correva lungo i quasi 400 metri di acquedotto presente all'interno della villa. Nel parco, insistono due corpi di fabbrica, uno destinato alle residenze dell'ambasciata e l'altro alla funzione pubblica. All'interno di una delle sale di rappresentanza è possibile ammirare l'iconico ritratto di Sua Maestà Elizabeth II, realizzata da Pietro Annigoni nel 1954. Inoltre il parco è disseminato di reperti archeologici di età imperiale e repubblicana, provenienti dei numerosi siti funerari giacenti ai piedi dell'acquedotto. Al nostro tempo la villa è inserita in un contesto romantico di fusione tra natura e arte antica.
Il 1951 rappresenta un anno fondamentale per il destino della villa. Infatti passa di proprietà al governo inglese e la allora Principessa Elizabeth giunge per la prima volta in viaggio in Italia, pochi mesi prima di essere incoronata regina del Regno Unito. La visita, assolutamente inedita, trae da questo spunto l'ispirazione per raccontare del grande sodalizio culturale tra Italia e Gran Bretagna, da Shakespeare fino ai giorni nostri, dal mito per la metropoli londinese e la musica oltremanica fino all'apprezzamento del lifestyle italiano dei britannici. Nell'occasione si potranno visitare i saloni di rappresentanza della villa e, soprattutto, si percorreranno i viali del parco, scoprendo sia il corso dell'acquedotto Neroniano sia i reperti sparsi tra i roseti e incorniciati come veri quadri "naturali". Alla fine della visita ci si potrà soffermare nei pressi di una serra vittoriana di fine ‘800, ove sono custoditi i pezzi più pregiati della collezione archeologica "Wolkonsky".