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Nella frazione di Avesa, Villa Scopoli, anche nota come Villa Nogarola, prende il nome dall’illustre famiglia che ne mantenne la proprietà dalla metà dell’Ottocento. Costruita nel XIII secolo dai camaldolesi come casa rurale per attività agricole, vide un ampliamento architettonico nel 1598 per volontà della Famiglia Del Bene di S. Eufemia a cui si deve il progetto del giardino all’italiana e della monumentale peschiera di gusto manieristico.
L'ingegner Ippolito Scopoli ne divenne proprietario nel 1849. A lui si devono gli elementi di gusto romanico ancora oggi visibili nel parco, come la suggestiva passeggiata che si snoda lungo le pendici della collina. La storica vocazione agricola venne mantenuta e potenziata con nuovi sistemi di canalizzazione e la costruzione delle serre, riscaldate in inverno con le acque del Lorì, una risorgiva la cui temperatura non scende mai al di sotto dei 12 gradi.
Dal 1994, grazie a un lascito, la villa appartiene alla Pia Società di Don Nicola Mazza.
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769° Posto
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4,351° Posto
Nata come casa rurale per attività agricole nel XIII secolo, vide un ampliamento architettonico nel 1598 per volontà della Famiglia Del Bene di S. Eufemia, che affiancarono all'attività agricola il progetto del giardino all’italiana, l’impianto di cedrare e l’edificazione della monumentale peschiera di gusto manieristico. L'ingegner Ippolito Scopoli ne divenne proprietario nel 1849. A lui si devono gli elementi di gusto romanico ancora oggi visibili nel parco come la suggestiva passeggiata che si snoda lungo le pendici della collina. La storica vocazione agricola venne mantenuta e potenziata: la famiglia Scopoli introdusse nuovi sistemi di canalizzazione e le serre, complice della vicinanza del Lorì, una risorgiva naturale che gode di una temperatura è costante intorno ai 12°. Il Parco di Villa Scopoli è un luogo privilegiato che ha conservato nei secoli il suo equilibrio naturale ed è tuttora un’azienda agricola e un giardino la cui concezione paesaggistica si è evoluta nel tempo. La parte in pianura è sempre stata adibita ad orti e frutteti e la parte collinare a ulivo e vite, mentre il giardino coltivato presenta cipressi secolari ed essenze. donmazza.org
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