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La prestigiosa Villa Mondragone si trova nella regione Lazio, località Monte Porzio Catone, provincia di Roma in via Frascati e via Consalvi. Posta a 2 km da Frascati ai piedi del monte Tuscolo, nel comune di Monte Porzio Catone, sorge su un territorio collinare, di origine vulcanica, a circa 416 metri dal livello del mare, vicino all'antica città di Tusculum, e a circa 20 km a sud est di Roma. La Villa Domina le Alture Orientali del Tenimento Tuscolano.
Nel 1567 iniziano i lavori di ampliamento di una preesistente villa già sita sulla villa romana della potente famiglia dei consoli Quintilii. Tali lavori sono commissionati da Marco Sittico Altemps all'architetto Martino Longhi il Vecchio. Nel 1573 ci si insedierà papa Gregorio XIII, che usò la villa come residenza, dove vi promulgò la Bolla che diede avvio alla riforma del calendario Giuliano, riforma che ci fece adottare il calendario tuttora in vigore. La Villa prende il nome dall'utilizzo dello stemma come elemento decorativo, lo stemma araldico della famiglia Boncompagni raffigurante un Drago Alato. Massimo splendore lo raggiunse all'epoca della famiglia Borghese, con il Cardinale Scipione Borghese: papa Paolo V. Tra il 1616 e il 1618 la Villa venne ampliata dall'architetto Vasanzio.
Villa Mondragone è un esempio di architettura rinascimentale barocca, caratterizzata da una pianta articolata con corte interna, logge panoramiche e scalinate scenografiche. La Facciata monumentale presenta elementi classici e decorazione in stucco, mentre gli interni sono riccamente affrescati. I giardini all'italiana completano il complesso, con fontane e viali simmetrici. L'insieme esprime l'equilibrio tra eleganza rinascimentale e grandiosità barocca.
La visita ci porterà alla scoperta delle meraviglie architettoniche e artistiche di Villa Mondragone, un vero e proprio palazzo signorile, che lega l'impostazione della villa romana di età imperiale come luogo di ritrovo e meditazione alla scelta di creare apparati architettonici, decorativi e scenografici che non hanno nulla da invidiare a quelli dei Palazzi romani, grazie al lavoro svolto negli anni da architetti e artisti di rilievo. Tra le meraviglie che scopriremo: la Sala delle Cariatidi, la cappella dedicata a San Gregorio Magno e la Sala Rossa, il Portico del Vasanzio e il Teatro delle Acque. L'affaccio dal Giardino segreto ci offrirà poi una vista unica su Roma e sui Castelli romani, con la possibilità di godere di scorci e vedute che ci riportano a tempi antichi.
Villa Mondragone, parte del complesso delle Ville Tuscolane, in posizione panoramica e circondata da un parco di 18 ettari, oggi sede congressuale dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Posta sui resti di un’antica villa appartenente alla famiglia dei Quintili, venne edificata tra il 1573 e il 1574 per volere del cardinale Marco Sittico Altemps, per ospitare la corte papale di Gregorio XIII, che proprio in questa villa promulgò la celebre bolla Inter gravissimas (1582), la riforma del calendario giuliano. A Gregorio XIII si deve il nome “Mondragone” riferito al drago alato, simbolo araldico della famiglia del Papa, i Boncompagni, usato come elemento decorativo nel palazzo e nel giardino. Acquistata dal cardinale Scipione Borghese nel 1613 e residenza dei Papi fino al 1626, fu successivamente abbandonata e nel 1866 venne acquisita dalla Compagnia di Gesù, che vi collocò dapprima la sede estera del collegio Ghislieri e poi il Nobile Collegio Mondragone, convitto per i rampolli di famiglie altolocate. Tra gli interni decorati che si potranno visitare con il FAI, la Retirata, la piccola costruzione residenziale edificata per il figlio del cardinale Altemps, due cappelle, la Sala delle Cariatidi e la Sala Rossa. Alcune curiosità caratterizzano e rendono unico il passato della Villa Mondragone, intrecciandolo a momenti cruciali della storia della scienza: qui Galileo Galilei diede una dimostrazione dell’utilità del suo cannocchiale, mentre Guglielmo Marconi effettuò alcuni importanti esperimenti di radiocomunicazione. Ancora, nel 2010 il Dipartimento di Fisica dell’Università di Tor Vergata ha installato nella biblioteca un Pendolo di Foucault, il più alto dell’Italia centrale.
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