Nella prima metà del XV secolo la villa, di proprietà di Lippaccio e Giovanni Brancacci, era descritta come "chasa da oste" ed era luogo di sosta per i pellegrini che da Porta a Pinti (in corrispondenza dell'attuale piazzale Donatello) si recavano a San Domenico di Fiesole. Dopo una serie di passaggi di proprietà la villa venne acquistata, nella prima metà del XIX secolo, dal conte Giuseppe Archinto. Questi incaricò Giuseppe Poggi di ristrutturare la casa e di riprogettare il giardino.
Nel 1969 la villa ed il giardino furono rilevati dallo Stato Italiano. La villa, con ingresso da via della Forbici, fu ceduta all'Università Internazionale dell'Arte, attiva dal 1968 e la cui sede fiorentina ha purtroppo chiuso ormai da qualche anno, lasciando attualmente la villa in stato di abbandono.