Villa Damani, noto anche come Monastero di via la Vela e Centro per assistenza per sordomuti Smaldone. Sorge in Area Periurbana della Città di Bari, nel quartiere Carbonara lungo Via la Vela al civico 97. Il nucleo abitativo più antico è del 400 e presenta un vasto frantoio ipogeo della stessa epoca ed è ipogeo più grande di tutta una serie di struttre sotterranee che sorgono in zona. L'edificio oggi più evidente è la parte che risale al 600 con giardino monumentale, alberi secolari e area ortiva, neviera e grande piccionaia i quali sono cinti da alte mura che un tempo separavano le suore dal resto del mondo. Al fianco dell' edificio principale alla esterno delle mura ed accano all'ingresso sorge una chiesetta del Seicento dedicata alla madonna del Velo, la quale da il nome al toponimo e che necessiterebbe immediato restauro. Leggenda vuole che il sito fosse un tempo luogo di culto pagano ma molto più probabilmente tale leggenda deriva dalle decorazioni e statue neoclassiche seicentesche sparse per il giardino che richiamano fauni e ninfe ed alla Divina commedia. di pregio la pressa del frantoio ancora intatta e il basamento della macina in calcare scolpito a forma di albero, Ipogeo fu usato anche per fabbricare calce e presenta immense vasche di decantazione. La stessa area ipogea è costituita da un atrio con camere circostanti a ricalcare al forma della domus romana. L'edificio originariamente della Famiglia Damiani è stato donato alla fondazione “San Filippo Smaldone” oggi ospita qualche suora, diverse cappelle interne e i locali del centro di assistenza ai diversamente abili fortemente attivo sul territorio. Di competenza della struttura è anche un campo sportivo oggi in abbandono e che se ripristinato potrebbe diventare una risorsa importante per la comunità locale ed i ragazzi del quartiere sia normodotati che disabili.