L’edificio, testimoniato a partire dal ‘400, nel 1492 appartiene alla famiglia Brivio, come casa di campagna con Hostaria. Le mappe catastali del 1721 mostrano già una costruzione importante, con elegante giardino e vasta area coltivata. Nel primo Ottocento la villa passa ai Monticelli, poi ai Vertua Prinetti e viene ampliata, con la tipica pianta a U delle ville nobiliari briantee e con elegante facciata neoclassica a opera del Moraglia. Si parla di un intervento del famoso architetto Pollack. A fianco dell’ala est viene realizzata una filanda, testimonianza del notevole sviluppo della bachicoltura e dell’attività tessile. Nella seconda metà dell’Ottocento viene in parte utilizzata provvisoriamente come sede degli uffici comunali, della scuola e addirittura come piccola caserma. Presenta volte a botte e a crociera elegantemente affrescate e soffitti a cassettoni con dipinti d’epoca. Notevoli anche i pavimenti in marmo, granito, cotto, seminato veneziano e parquet.