Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
TORRE DEL SOCCORSO DETTA DEL BARBAROSSA

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TREMEZZINA, COMO

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TORRE DEL SOCCORSO DETTA DEL BARBAROSSA
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APERTURA ANNULLATA PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE

In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

La Torre del Soccorso si erge con la sua massiccia mole quadrangolare in pietra di Moltrasio, ben riconoscibile fra la vegetazione che ricopre il monte Gravona a ridosso dell'Isola Comacina.

La costruzione domina il panorama del lago fin dalla sua edificazione, avvenuta fra il XII e il XIII secolo, come parte di un sistema fortificato più ampio, che comprendeva il castello dell'Isola Comacina e le strutture difensive di Sala, Lezzeno e Cavagnola. Nel XII secolo i comaschi, rivali degli abitanti dell'isola a quell'epoca alleati della città di Milano, colpirono a più riprese e resero inservibili le fortificazioni di questa zona. La Torre del Soccorso conobbe quindi per i successivi otto secoli un periodo di profonda decadenza e abbandono, terminato solo nel 1954 per iniziativa di Clemente Bernasconi, già direttore della Soprintendenza ai Monumenti della Lombardia.

Acquistata l'intera struttura, l'architetto promosse una campagna di scavi archeologici e si impegnò a restaurare la torre con l'idea di farla rivivere sistemandovi la residenza estiva della propria famiglia. Nel 2011, grazie a un legato testamentario, la figlia Rita ha voluto lasciare la torre al FAI. La costruzione costituisce pertanto il terzo Bene del FAI sul Lago di Como, insieme alle vicine Villa del Balbianello e la casa-barca Velarca.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

La Torre del Soccorso si visiterà in queste due giornate a piccoli gruppi, partendo dal compendio esterno per terminare all'interno della mole, sui diversi livelli. Per chi si iscrive al FAI o rinnova l'iscrizione è dedicato anche l'accesso sul tetto con terrazzo panoramico.

Testo scritto da I Beni del FAI

Visite a cura di

Alcune visite a cura degli Apprendisti Ciceroni: -Il sabato studenti dell'Istituto Paolo Carcano e del Liceo Giovio di Como -La domenica studenti dell'Istituto Paolo Carcano do Como

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TORRE DEL SOCCORSO DETTA DEL BARBAROSSA | ph. Monica Bertini | © FAI - Fondo Ambiente Italiano

Torre del Soccorso detta del Barbarossa

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Torre del Soccorso detta del Barbarossa

tipologia

Bene in restauro

contatti

02 4676151
proprieta@fondoambiente.it

Legato testamentario di Rita Emanuela Bernasconi, 2010

La Torre del Soccorso si erge con la sua massiccia mole quadrangolare in pietra di Moltrasio, ben riconoscibile fra la vegetazione che ricopre il monte Gravona a ridosso dell’Isola Comacina. La costruzione domina il panorama del lago fin dalla sua edificazione, avvenuta fra il XII e il XIII secolo, come parte di un sistema fortificato più ampio, che comprendeva il castello dell’Isola Comacina e le strutture difensive di Sala, Lezzeno e Cavagnola. Nel XII secolo i comaschi, rivali degli abitanti dell’isola a quell’epoca alleati della città di Milano, colpirono a più riprese e resero inservibili le fortificazioni di questa zona. La Torre del Soccorso conobbe quindi per i successivi otto secoli un periodo di profonda decadenza e abbandono, terminato solo nel 1954 per iniziativa di Clemente Bernasconi, già direttore della Soprintendenza ai Monumenti della Lombardia. Acquistata l’intera struttura, l’architetto promosse una campagna di scavi archeologici e si impegnò a restaurare la torre con l’idea di farla rivivere sistemandovi la residenza estiva della propria famiglia. Nel 2011, grazie a un legato testamentario, la figlia Rita ha voluto lasciare la torre al FAI. La costruzione costituisce pertanto il terzo Bene del FAI sul Lago di Como, insieme alle vicine Villa del Balbianello e la casa-barca Velarca.

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