
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Teatro di Tradizione considerato uno dei più belli d'Italia. Erano stati quattro esponenti delle famiglie pavesi più notabile ed aristocratiche a volere, nel 1771, la costruzione, al limite settentrionale della Strada Nuova, di un nuovo teatro - per ciò denominato "dei quattro cavalieri"- in concorrenza con quello gestito, in maniera troppo discontinua e capricciosa, da Signorolo Homodei, esistente in prossimità di San Michele.
Per il progetto del teatro, i Cavalieri avevano chiamato il più celebre architetto scenografo italiano, e forse d'Europa, Antonio Galli da Bibiena. Della presenza del grande architetto poterono approfittare sia i quattro Cavalieri (Giorgi di Vistarino, Gambarana Beccaria, Pio Bellisomi, Luigi Bellingeri) sia altri aristocratici pavesi:è il caso dei marchesi Olevano il cui palazzo tuttora esistente sul corso Mazzini fu riccamente ornato con pitture del tipico repertorio scenografico bibienesco.
Il Teatro Fraschini è un teatro all'italiana, con tre ordini di palchi(capitelli dorico, ionico composito e attico) e in aggiunta due ordini superiori (quart'ordine a tribuna e quinto a loggione). La pianta della sala è a campana con cassa armonica,soluzione ottimale per l'acustica, ricavata da una galleria non praticabile sotto la platea. L'affresco della sala, ad opera del Bignami, risale al 1909. Nonostante gli adeguamenti tecnici novecenteschi il teatro conserva la sua accogliente atmosfera.
L'apertura nelle Giornate FAI, ricorre nell'anno dell'anniversario della costruzione del teatro. Duecentocinquanta anni di storia, che verranno raccontati durante la visita; sarà l'occasione non solo per scoprire curiosità sulla sua storia ma anche per creare un ponte tra passato e futuro del Teatro Fraschini attraverso la visita dei suoi spazi.
Volontari FAI