
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Appartenente al comune di Ercolano e posto in una posizione sopraelevata, a pochi km dal cratere, il Real Osservatorio Vesuviano si trova in uno straordinario contesto paesaggistico e geografico, ricco di fascino e di storia: dalle sue terrazze è possibile, infatti, non solo avere tutto il territorio vesuviano ai propri piedi (per arrivare a scorgere i Campi Flegrei, la Penisola sorrentina e le isole del Golfo), ma anche di toccare con mano gli effetti delle diverse fasi eruttive del Vesuvio.
Costruito per volontà di Ferdinando II, il Real Osservatorio fu fondato nel 1841, divenendo così il primo e più antico istituto vulcanologico. Posto sulla collina del Salvatore - accanto a una chiesetta e un eremo, che già nel '600, offrivano riparo a coloro che si avventuravano sul vulcano - rappresenta ancora oggi un centro d'avanguardia per lo studio e il monitoraggio del Vesuvio. La sede storica conserva un importantissimo Museo, al cui interno si trovano numerose strumentazioni scientifiche, cui si affianca una sede moderna, dove è possibile, attraverso delle installazioni multimediali, rendersi conto del ruolo svolto dal Vesuvio e dai diversi vulcani italiani per il nostro paese.
L'edificio fu realizzato in severo ordine neodorico, su progetto dell'architetto di corte Gaetano Fazzini e i lavori di costruzione impegnarono le maestranze dal 1841 fino al 16 marzo 1848, quando la sede venne definitivamente consegnata al direttore Macedonio Melloni. La palazzina si erge su tre piani, con la facciata che volge a mezzogiorno e che sfrutta due livelli con ingressi autonomi: a quello inferiore si giungeva tramite la funicolare, quello superiore è l'ingresso monumentale, con un pronao delimitato da un colonnato. La facciata è rivestita con blocchi di piperno e pietra lavica, che incorniciano sei arcate con finestroni. Interessanti sono le due meridiane, presenti sulla facciata, e le ampie e panoramiche terrazze, destinate anche alle osservazioni esterne.
Accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni e dai volontari, la visita - che seguirà tanto un filone storico, quanto scientifico, artistico e musicale - condurrà i visitatori alla scoperta di una perla dell'area vesuviana, recentemente riaperta al pubblico dopo anni di chiusura. Sarà possibile immergersi nella natura e vivere il proprio territorio da una prospettiva suggestiva, comprendere il panorama scientifico del tempo, conoscere le biografie delle personalità più illustri che vi hanno lavorato (ad esempio Mercalli), osservare strumenti scientifici originali, per lasciarsi infine stupire da una magnifica collezione di minerali e...dalle medaglie di lava, una collezione tutta da scoprire. Infine, vi saranno anche interventi degli esperti, che sveleranno i segreti scientifici delle strumentazioni ivi presenti, pronti a soddisfare qualsiasi curiosità.
Grazie al percorso narrativo curato dal Gruppo FAI Vesuvio, i visitatori potranno scoprire un gioiello del nostro territorio, la cui attività continua ancora oggi, ossia il Real Osservatorio Vesuviano, il primo e più antico osservatorio vulcanologico al mondo: i visitatori ne scopriranno la storia e la bellezza tramite notizie storiche, musicali e artistiche.
Gruppo FAI Vesuvio, Apprendisti Ciceroni dell'Istituto "Q.O.Flacco" (Portici) - classi 3G e 4M e dell'Istituto "Adriano Tiglher" (Ercolano) - classi 3ATT e 3BTT
Inglese. Sarà fornito un QRcode, così da poter seguire autonomamente