PARCO DELL'ICONAVETERE

FOGGIA

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PARCO DELL'ICONAVETERE
Il Parco sorge sull’area che era occupata dal Convento dei Frati Cappuccini, nella cui chiesa avvenne la prima apparizione della Madonna Iconavetere in occasione del terremoto del 20 marzo 1731 che distrusse la città. L'antica Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli era situata nell'area di un piccolo cimitero nei pressi di via San Severo. Qui nel 1728 Giuseppe Celentano vi edificò a proprie spese una cappella gentilizia dedicata ai dolori di Maria, realizzata con un marmo raro abruzzese ricco di intagli e con pareti decorate dagli affreschi del foggiano Domenico Preste. C'era anche una tela del Solimena raffigurante l'Addololorara. Qui sorgeva il convento dei Frati Cappuccini soppresso da Gioacchino Murat nel 1809 a seguito della confisca dei beni e trasformato nel 1867 in caserma di cavalleria, successivamente intitolata al patriota foggiano Vincenzo Bruno. Nel tempo fu sede di reparti militari e di artiglieria e durante il secondo conflitto mondiale fu utilizzata come magazzino delle forze armate. Nel 1945 ospitò anche i cittadini rimasti senzatetto per via della guerra. I Frati Cappuccini furono più volte espulsi dal convento e dopo aver girovagato un po' acquistarono nel 1882 una casa che adibirono a convento della Chiesa di Sant'Anna grazie soprattutto all'aiuto dei foggiani e in particolare dei crocesi che desideravano venerare la propria Santa. Nel 1891 la Chiesa, affidata ai Cappuccini, fu aperta al culto dei fedeli. Al suo interno fu collocata la statua di Sant'Anna protettrice delle partorienti, proveniente dalla vecchia chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Dopo 200 anni, il 20 maggio 1921, la statua fu spostata solo per 2 giorni nell'altare improvvisato nella vecchia cappella gentilizia, laddove la Madonna aveva mostrato il suo volto alla cittadinanza con la sua prima apparizione in occasione del terremoto del 20 marzo 1731 che distrusse la città. Qui fu posta la prima pietra della cappella votiva il 21 marzo 1981. Del convento oggi rimangono resti di mura più volte danneggiati da atti vandalici ed inglobati nel parco progettato dall'Architetto foggiano Sergio De Sandro Salvati e inaugurato nel 1988. Da allora, è saltuariamente sede di appuntamenti pubblici soprattutto cerimonie religiose.
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