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Palazzo Scotti da Vigoleno è un luogo che sa meravigliare, portando il visitatore in una dimensione quasi da romanzo. Alla semplicità e rigore della facciata si contrappongono l'eleganza e la ricchezza delle sale interne che in un alternarsi di saloni e salottini accompagnano l'ospite tra storie di ricevimenti ed incontri istituzionali. Il Marchese Filippo Scotti fece erigere "una dimora monumentale e prestigiosa, adeguata al calibro del casato per dare ai posteri degna memoria di se stesso".
I lavori di costruzione iniziarono per volere del Marchese Filippo Scotti nel 1717 per terminare un decennio dopo. L'edificio ospitava 11 membri della famiglia e 28 membri della servitù. In epoca napoleonica la dimora fu parzialmente requisita ad uso di alcuni ufficiali delle truppe francesi. Nel 1878 il palazzo – insieme alle pertinenze - fu venduto all'Amministrazione Provinciale di Piacenza, che intendeva collocarvi un reggimento dei Carabinieri. Gli Scotti abbandonarono così la loro dimora di famiglia e si stabilirono in vari palazzi della città. Pochi anni dopo, nel 1887, l'Amministrazione Provinciale decise di trasferirvi i propri uffici e quelli della Prefettura.
La famiglia "Scotti di Vigoleno" è una delle più antiche e prestigiose famiglie dell'aristocrazia piacentina. L'importanza della famiglia ben si evidenzia se si considera che nel Medioevo essa dominava l'intero quartiere dove sorge il Palazzo della Prefettura. Esternamente l'edificio appare sobrio e, nonostante le notevoli dimensioni, la sua struttura è semplice e lineare, contrapponendosi così agli interni sfarzosi. La decorazione interna fu affidata a Francesco Natali e Bartolomeo Rusca, artisti piacentini di notevole importanza e talento nella Piacenza dei sec. XVIII-XIX. Le sale presentano numerosi affreschi interessanti sia per qualità sia per originalità. La grazia settecentesca dei dipinti fa trasparire un gusto plastico e teatrale tipico del tardo barocco. Il fastoso salone d'onore del palazzo Scotti di Vigoleno (c.d. Sala delle Armi per le raffigurazioni alle pareti), complesso di straordinaria portata, è caratterizzato dalla volta raffigurante il "Trionfo di casa Scotti", che rappresenta figure allegoriche dalla cromia vivace e fresca.
Per l'occasione delle Giornate FAI, accompagneremo i visitatori a conoscere la storia del palazzo, le sue vicissitudini e lo splendore che riservano le stanze interne. Le visite culturali, infatti, prevedono l'accesso all'atrio d'ingresso, dove sarà possibile ammirare lo scalone d'onore peculiare con le sue tre rampe contigue. Salendo al piano nobile sarà possibile visitare le magnifiche sale istituzionali e alcune delle stanze degli appartamenti privati.
VOLONTARI FAI