
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Situato su Piazza del Plebiscito, eppure assai poco noto al di là del suo prospetto monumentale, Palazzo Salerno serba una storia emblematica delle complesse stratificazioni che danno volto e identità alla Napoli moderna. È una storia che travalica il suo perimetro per estendersi agli edifici contigui, e trova le tracce più antiche nella chiesa di Santa Croce, di fianco al palazzo, e nel giardino nascosto alle sue spalle.
Il palazzo prende nome dal fatto che fu residenza del fratello di Ferdinando I, Leopoldo di Borbone, che aveva il titolo di principe di Salerno. Dopo il Palazzo Reale è l'edificio più vecchio della piazza del Plebiscito, l'antico Largo di Palazzo, e sorge sul sito del monastero di Santa Croce fondato dalla regina Sancia agli inizi del ‘300. Dopo la sua soppressione il Re vi alloggiò i cadetti dell'esercito; nel 1775 iniziarono i lavori di demolizione e rifacimento su progetto di Francesco Securo. Il palazzo fu residenza del Ministro Acton; dal 1825 vi abitò il principe di Salerno, che vi raccolse un'importante collezione poi dispersa. Dal 1860 è sede di Comandi militari; dal 2015 accoglie il Comando Forze Operative Sud dell'Esercito italiano.
Il palazzo fu dotato di una facciata di impronta neoclassica, che ancor oggi conserva. Quando nel Decennio francese fu decisa la trasformazione del Largo di Palazzo le forme del Palazzo furono replicate in quello simmetrico oggi sede della Prefettura. Molto poco rimane della decorazione originaria degli interni, ma vi sono arredi e dipinti databili tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XX (interessanti le vedute di Antonio Veronese). Sorprendente, sul declivio di Pizzofalcone, la presenza del giardino già pertinente al monastero in cui sono marmi antichi.
Palazzo Salerno non è abitualmente visitabile perché sede del Comando Forze Operative Sud dell'Esercito Italiano. Questo Comando vanta le pagine più epiche della prima e seconda guerra mondiale e, come comandanti, la storia di quattro Re d'Italia. Si visiteranno gli ampi saloni, le stanze che raccontano la storia del Comando e la Chiesa. Poi, inaspettatamente, i visitatori entreranno in un giardino storico con essenze arboree di particole pregio e una collezione di capitelli di epoca romana di Leopoldo di Borbone. Dalle due terrazze si potrà ammirare un panorama insolito su Piazza del Plebiscito e sul Golfo di Napoli.
Narratori Gruppo FAI Giovani Napoli