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L'Oratorio campestre dei SS. Cosma e Damiano sorge in una radura circondata da un'ampia zona boschiva, su un lieve dosso, a nord dell'abitato di Arsago Seprio, paese della provincia di Varese, all'intersezione di antiche strade medievali mercantili che portavano da Gallarate a Castelseprio e da Somma ad Angera. Il sito, immerso nella natura del Parco della Valle del Ticino, si trova in un'area di interesse archeologico ancora da indagare.
L'Oratorio campestre dei SS. Cosma e Damiano fu eretto, probabilmente, intorno al XII secolo da maestranze locali, sul modello della vicina Basilica di San Vittore, forse rimaneggiando strutture preesistenti. La prima menzione con questa denominazione risale a un documento del 1398. Nel corso dei secoli la struttura subì numerosi interventi: furono rifatti il tetto e le pareti e furono modificati gli accessi; venne applicato, infine, uno spesso strato di intonaco. In considerazione della sua collocazione fuori dall'abitato, l'edificio subì, nel corso degli ultimi due secoli, spoliazioni e cadde in uno stato di abbandono. L'edificio fu recuperato dal degrado nel 1978.
Costruito a nude pietre intorno al XII secolo ad opera di maestranze locali ispiratesi al modello della vicina Basilica di San Vittore, , l'Oratorio campestre dei SS. Cosma e Damiano ha forme molto semplici, con facciata a capanna, piccola navata ad aula unica e relativa abside. La facciata è caratterizzata da un semplice portale trilitico affiancato da due finestrelle; una finestra a forma di croce campeggia nella parte superiore. Una seconda porta si apre sul lato sud. Lungo la muratura della parete meridionale si aprono due monofore; altre tre monofore si aprono nell'abside, decorato nella parte alta da una cornice ad archetti in pietra e laterizio. L'interno, ricoperto da un tetto a travatura scoperta, si presenta spoglio e privo di decorazioni, tranne per alcuni lacerti di affreschi nella zona absidale; si segnalano reimpieghi di epoca romana nei paramenti murari, nel pavimento o come organismi accessori della funzione liturgica: la mensa dell'antico altare era infatti costituita da una monumentale lapide funeraria d'età romana in marmo, dedicata alla gens Terentia, che fu trasferita nel 1721 a Milano per ordine dell'arcivescovo Odescalchi.
L'apertura nelle Giornate FAI di Primavera prevede la possibilità di visitare un edificio altrimenti chiuso al pubblico. L'Oratorio campestre dei SS Cosma e Damiano testimonia, pur nella semplicità che lo caratterizza, uno straordinario esempio di architettura romanica, ancora inserita in un pregevole contesto naturalistico. La posizione eccentrica rispetto all'abitato di Arsago Seprio è giustificata dalla particolare collocazione dell'edificio all'intersezione di antichi tracciati medievali che attraversavano il Seprio, in particolare la Strada Mercantesca che da Gallarate portava ad Angera e la Strada Mercantesca che da Somma conduceva a Castelseprio. L'Oratorio campestre, pur nella sua distanza, mantiene, per caratteristiche e realizzazione, una ideale unità con il complesso monumentale della Basilica di San Vittore e del Battistero di San Giovanni.
Apprendisti Ciceroni Istituto "Gadda Rosselli" Gallarate