I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
MOLA DEI PISCOLI

MOLA DEI PISCOLI

PALIANO, FROSINONE

585°

POSTO

10

VOTI
Condividi
MOLA DEI PISCOLI
Tra le località di Colle Rampo e Polledrara, a circa 6 km da Paliano, si trova questo casale fortificato con torre quadrata del XIII secolo. La vallata del fiume Sacco costituiva fin dal periodo romano il punto di passaggio obbligato tra il Lazio e la Campania. Le torri isolate, costruite nell'entroterra in punti strategici, formavano tra loro un sistema di presidio e di segnalazione ottica. La torre de' Piscoli costituiva l'avamposto di vedetta delle vie Prenestina e Latina. Nel Medioevo era il passaggio obbligato per entrare nel territorio palianese, dato che la strada che conduceva a Paliano passava sopra il ponte della mola, dove c'era una sentinella che faceva pagare la tassa per l'attraversamento, detta pontatico. La Torre de' Piscalis, per l'ottima posizione orografica, assunse nel medioevo la destinazione a fortilizio, non più, quindi, torre isolata, ma torrione principale, o mastio, del castrum. Il complesso, che doveva rivestire una certa importanza, economica o difensiva, appartenne forse al papa anagnino Gregorio IX, Ugolino dei Conti di Segni (1227-1241), poi ai Colonna (1332), ai de Pisculis, dai quali la mola prende il nome (1537), e di nuovo ai Colonna ai quali rimase per lungo tempo. Le acque del fiume Sacco alimentavano il fossato altissimo, che si vede tuttora e che isolava il castro. L'accesso al castrum avveniva tramite una piattaforma levatoia lignea, che permetteva di oltrepassare il fossato. Un ponte a sesto ribassato, con grossi conci in tufo, ancora in uso, varcava il fiume verso il territorio di Genazzano. La torre, a pianta quadrangolare realizzata con la tecnica costruttiva romana in blocchetti lapidei, aveva un solo ingresso che immetteva in un piccolo vano, da dove ballatoi lignei e scale portavano alla terrazza. Gli ambienti, in successione verticale, avevano una funzione indifferenziata, ad uso sia difensivo che residenziale; il piano terreno, privo di illuminazione diretta, veniva utilizzato come deposito di derrate da sfruttare in caso di assedi o come cisterna d'acqua. Cessata la funzione prettamente militare, il fortilizio divenne una mola per la macina del grano, alimentata dall'acqua proveniente da canale-fossato e che veniva reimmessa nel fiume. Il Castrum conserva intatti tutti gli elementi della sua fortificazione quali: la torre d'avvistamento, il fossato fornito d'acqua, i locali per la custodia del frumento. Nella costruzione della torre e della cinta muraria sono stati riutilizzati elementi architettonici in marmo provenienti probabilmente da una delle numerose ville rustiche individuate nell'area prospiciente la mola. Questo sito, infatti, si trova su un percorso stradale antichissimo, su cui sono stati rinvenuti numerosi insediamenti di epoca romana.

Gallery

Scheda completa al 100%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

585° Posto

10 Voti
Censimento 2020

8,322° Posto

17 Voti
Censimento 2018

4,870° Posto

17 Voti
Censimento 2016

5,628° Posto

11 Voti
Censimento 2014

529° Posto

89 Voti
Censimento 2012

320° Posto

63 Voti
Censimento 2010

522° Posto

14 Voti
0

Scopri altri luoghi vicini

586°
9 voti

Edificio civile

GYMNASIUM DI MASSIMILIANO FUKSAS

PALIANO, FROSINONE

582°
13 voti

Castello, rocca

CASTEL MATTIA O CASTELLACCIO

PALIANO, FROSINONE

582°
13 voti

Area naturale

LA SELVA DI PALIANO

PALIANO, FROSINONE

591°
4 voti

Mulino

MOLA DA PIEDI

PALIANO, FROSINONE

Scopri altri luoghi simili

20°
11,132 voti

Mulino

MUSEO MULINO BELSITO

SAN GIOVANNI IN FIORE, COSENZA

213°
691 voti

Mulino

ECOMUSEO MULINO AL PIZZON

PIZZON, ROVIGO

361°
246 voti

Mulino

MULINO DEL CANTONE

MONZA, MONZA E DELLA BRIANZA

392°
207 voti

Mulino

MULINO COMUNALE

VILLETTA BARREA, L'AQUILA

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

MOLA DEI PISCOLI

PALIANO, FROSINONE

Condividi
MOLA DEI PISCOLI
Tra le località di Colle Rampo e Polledrara, a circa 6 km da Paliano, si trova questo casale fortificato con torre quadrata del XIII secolo. La vallata del fiume Sacco costituiva fin dal periodo romano il punto di passaggio obbligato tra il Lazio e la Campania. Le torri isolate, costruite nell'entroterra in punti strategici, formavano tra loro un sistema di presidio e di segnalazione ottica. La torre de' Piscoli costituiva l'avamposto di vedetta delle vie Prenestina e Latina. Nel Medioevo era il passaggio obbligato per entrare nel territorio palianese, dato che la strada che conduceva a Paliano passava sopra il ponte della mola, dove c'era una sentinella che faceva pagare la tassa per l'attraversamento, detta pontatico. La Torre de' Piscalis, per l'ottima posizione orografica, assunse nel medioevo la destinazione a fortilizio, non più, quindi, torre isolata, ma torrione principale, o mastio, del castrum. Il complesso, che doveva rivestire una certa importanza, economica o difensiva, appartenne forse al papa anagnino Gregorio IX, Ugolino dei Conti di Segni (1227-1241), poi ai Colonna (1332), ai de Pisculis, dai quali la mola prende il nome (1537), e di nuovo ai Colonna ai quali rimase per lungo tempo. Le acque del fiume Sacco alimentavano il fossato altissimo, che si vede tuttora e che isolava il castro. L'accesso al castrum avveniva tramite una piattaforma levatoia lignea, che permetteva di oltrepassare il fossato. Un ponte a sesto ribassato, con grossi conci in tufo, ancora in uso, varcava il fiume verso il territorio di Genazzano. La torre, a pianta quadrangolare realizzata con la tecnica costruttiva romana in blocchetti lapidei, aveva un solo ingresso che immetteva in un piccolo vano, da dove ballatoi lignei e scale portavano alla terrazza. Gli ambienti, in successione verticale, avevano una funzione indifferenziata, ad uso sia difensivo che residenziale; il piano terreno, privo di illuminazione diretta, veniva utilizzato come deposito di derrate da sfruttare in caso di assedi o come cisterna d'acqua. Cessata la funzione prettamente militare, il fortilizio divenne una mola per la macina del grano, alimentata dall'acqua proveniente da canale-fossato e che veniva reimmessa nel fiume. Il Castrum conserva intatti tutti gli elementi della sua fortificazione quali: la torre d'avvistamento, il fossato fornito d'acqua, i locali per la custodia del frumento. Nella costruzione della torre e della cinta muraria sono stati riutilizzati elementi architettonici in marmo provenienti probabilmente da una delle numerose ville rustiche individuate nell'area prospiciente la mola. Questo sito, infatti, si trova su un percorso stradale antichissimo, su cui sono stati rinvenuti numerosi insediamenti di epoca romana.
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2010, 2012, 2014, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te