Un’imponente, sontuosa e raffinata "macchina scultorea" a quattro ordini, ricca di numerose figure, statue, bassorilievi, cornici, candelabri e altro domina la navata e l’altare principale di Santa Maria Maggiore in Nicosia. E’ la famosa “Cona” di Antonello Gagini. La Cona fu commissionata ad Antonello, a Messina, nel 1499 dal sacerdote Giovanni Capra,cappellano e procuratore di Santa Maria; fu ultimata nel 1511 a Palermo e collocata a Nicosia l’anno seguente. La Cona è di straordinarie dimensioni ed anche per questo è definita dal Di Marzo " opera unica in Sicilia" per dimensioni e bellezza perché è l'unica opera che può dare l'idea della grandiosa Tribuna realizzata da Antonello e figli nella Cattedrale di Palermo, sebbene meno grandiosa e stupefacente. La superficie è tornata da 4 ordini segnati da fregi decorati e suddivisa in numerosi riquadri che contengono sculture a tutto tondo e molti altorilievi.In quelli centrali sono scolpite le "Scene della vita della Madonna", che costituiscono il tema fondamentale dell’opera, intitolata S. Maria Maggiore, fin dalla consacrazione avvenuta nel 1267.La base è formata da una fascia contenente, al centro, un piccolo ciborio fra quattro cherubini adoranti di celestiale bellezza; ai lati i “mezzi busti” dei dodici Apostoli, disposti in sei gruppi di due in atteggiamento affrontato e “colloquiale”.S’innalza poi il primo ordine che occupa la superficie più ampia e contiene cinque nicchie. Al centro è scolpito il "Transito della Madonna": la Vergine, seduta sul letto, è immersa nella preghiera: la serenità del suo volto soave contrasta con la tristezza degli Apostoli, uno dei quali, claudicante, entra da una porta a dx, conferendo alla scena una dimensione realistica.Ai lati del bassorilievo centrale vi sono quattro statue: San Pietro (con le chiavi, purtroppo ) e San Paolo (con la spada) ai lati esterni; Santo Stefano (con una "corona" di pietruzze a ricordarne la lapidazione) e San Lorenzo in quelli interni. L’espressione volitiva ed energica dei due anziani apostoli contrasta con la dolcezza serafica dei due giovani santi.Il secondo ordine racchiude un lunettone centrale e quattro riquadri. Al centro è rappresentata l’Assunzione della Madonna, accolta in cielo da Dio Padre tra uno stuolo di delicati e squisiti angioletti. Ai lati vi sono i bassorilievi dei quattro Evangelisti (riconoscibili dai loro ‘attributi canonici’), intenti a scrivere i loro Vangeli: partendo da destra, San Giovanni con l’aquila, San Matteo con l’angelo, San Luca con il toro, San Marco con il leone.Un ampio fregio, riccamente decorato con ovuli e delfini,segna il passaggio ai tre ordini superiori, “illuminati” ai lati da coppie di candelabri riccamente scolpiti.Il terzo ordine segna anche il punto in cui la grande Cona va rastremandosi per poi culminare nella cuspide.Contiene cinque riquadri. Al centro vi è la "Natività": un piccolo “presepe” molto intimo e raccolto, illuminato da un finestrone aperto in fondo e, ai lati, le due figure dell’Annunciazione (a destra, la Vergine; a sinistra, l’angelo Gabriele); le 2 statue alle estremità sono una Santa Vergine o Martire a dx e, a sx, S "Palino": così nell'atto di consegna, certamente per S. Paolino.Il quarto ordine contiene soltanto tre riquadri: al centro il bassorilievo con la 'Natività della Madonna", a destra una Vergine martire (forse S.Agata), a sinistra S. Giovanni Battista, solenne e realistico.Nella cornice arcuata vi è la scena culminante: l’Incoronazione della Madonna tra Dio Padre, Gesù Cristo e lo Spirito Santo.In cima vi è la bellissima statua di San Michele, con la spada sfoderata e col dragone" sotto i piedi, come nella omonima statua dell'Arcangelo in S. Michele.