In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Il complesso di villa Guidetti, con la sua vasta area verde a giardino privato, si inserisce nel contesto del nucleo abitato storico della borgata di Borgosatollo. Il paese, di antiche origini, era come consuetudine composto da piccoli centri minori e da un borgo principale, nel quale risiedevano le attività amministrative e le funzioni religiose principali. Poco o nulla è rimasto degli antichi edifici anche se molte delle attuali costruzioni ricordano la primitiva struttura urbana a partire dalla mole della grande chiesa parrocchiale, riedificata nel XVIII secolo, che funge da polo attrattore

L'edificio ed il complesso di villa Guidetti hanno probabilmente origini molto antiche ma la scarsità delle fonti storiche e la lacunosità dei pochi studi pubblicati consentono di tratteggiare solo con poche note il trascorso storico . L'epiteto castello della via di accesso ci ricorda l'esistenza di una struttura fortificata che dovette fungere da riparo per le popolazioni durante le scorrerie degli eserciti invasori. A questa struttura si addossò, o ne faceva parte, l'edificio che tra il XVII e il XVII secolo Geronimo Franzone trasformò in palazzetto. Poco si sa di tale struttura che, essendo il figlio del Franzone colpevole di vari reati, la Serenissima condannò alla "spianata" nel 1612. L'attuale edificio verrà quindi riedificato nel 1648 e ancora ammodernato sul finire del XIX secolo.

L'edificio si colloca su quello che è uno dei margini della proprietà e fa da perno tra il brolo e il parco vero e proprio. Ciò che oggi si può ammirare fu in gran parte ricostruito nel 1648 come si evince dalla data posta in chiave al monumentale accesso della proprietà: il grande portale, a tutto sesto, reca incisa la data mentre la il restringimento del secondo registro della muratura è ingentilito da volute ad intonaco. Il palazzetto si presenta oggi con un aspetto vagamente neoclassico ed è caratterizzato da una soluzione abbastanza inconsueta con frontoni triangolari sui lati minori, a seguire l'andamento della copertura a spioventi, e nessun elemento emergente nella facciata maggiore, segno di una cura nella gestione della visuale a ¾ che il visitatore avrebbe avuto entrando della casa. Da una lettura delle mappe catastali antiche sembra che il portico terraneo sia la parte più antica, già delineata in epoca napoleonica, mentre l'ultima ricostruzione, parziale, si attesterebbe alla fine del XIX secolo. Il grande parco, vagamente all'inglese, è impreziosito da numerosi frammenti lapidei antichi collezionati nel XX secolo dalla famiglia. Si passa da resti quattrocenteschi di matrice ecclesiastica, ad ornamenti lapidei dei secoli XVI e XVII.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

In occasione delle giornate FAI sarà possibile accedere alla parte esterna dell'abitazione percorrendo ad anello la vasta area del parco principale di villa Guidetti. Si inizierà percorrendo il lato maggiore del parco che, affiancando edifici un tempo ad uso agricolo, consente un'ampia e completa visuale della mole della casa; sarà così possibile tratteggiare gli elementi caratteristici della struttura dal portico terraneo, al coronamento della facciata neoclassica. Giunti a margine della proprietà si potrà vedere il complesso del gazebo con il busto di Apollo e poi rientrare verso l'edificio principale osservando un interessante capitello ecclesiastico siglato IHS. Dopo una tappa al fondale monumentale ottocentesco del vialetto della villa, impreziosito da una statua in cotto di soggetto profano, si costeggerà la struttura della casa osservando alcuni reperti lapidei rinascimentali di un certo fascino. La visita terminerà nel brolo dominato dalla mole cilindrica della torre/cisterna.

Testo scritto da Andrea Minessi

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