
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Le Ville, gli antichi Casini ed i Palazzi dei Mayer e dei Contini, oltre alla imponente Abbazia di San Giovanni in Venere, alla Costa dei Trabocchi, agli agrumeti e agli oliveti che si spingono sin sul mare sono sicuramente i luoghi iconici di Fossacesia. Così come i Mayer, proprietari terrieri, commercianti, industriali, gestori di mulini, trappeti, sacerdoti, banchieri, medici, avvocati, sindaci, podestà e molto altro e gli Abati, a partire da Oderisio Primo, ne hanno determinato la storia.
Abitata sin dall'epoca preromana dai Frentani e poi dominata dai Romani, in epoca medievale Fossa Ceca divenne feudo del monastero benedettino di San Giovanni in Venere e ne seguì le alterne vicende storiche. Lo sviluppo economico, sociale e in parte culturale del paese ebbe inizio a metà del Settecento con l'arrivo dell'austriaco Michelangelo Mayer, capostipite della dinastia che diede lustro al paese. Nel 1943 durante la battaglia del Sangro, Fossacesia venne pesantemente bombardata dall'aviazione alleata, con conseguente perdita, tra l'altro, di molti degli edifici, sia privati che pubblici, tant'è che poco oggi rimane di quello che era il vecchio abitato.
Palazzo Contini, oggi Contini-Mayer, è stato il primo blocco della serie dei 7 Palazzi Mayer, nonché il più antico del paese; ha forma quadrata con ingresso monumentale, androne e cortile interno fatto costruire da Don Giovanni Contini nel 1770 su disegno di Carlo Vanvitelli, figlio del famoso Luigi, progettista della Reggia di Caserta. Il cortile scoperto, accessibile dal portone d'ingresso, presenta due grandi cisterne per l'acqua a servizio dei due distinti blocchi abitativi. I 7 Palazzi hanno le caratteristiche tipiche delle residenze gentilizie di città: vaste dimensioni, con piante rettangolari, 3 livelli con vari ambienti nei piani terreni e nei primi piani adibiti a magazzini, mentre i secondi piani erano riservati alle famiglie. Riconoscibile lo stemma della famiglia con motivi a cerchi intersecanti e dalle punte di lancia orientate verso il monogramma FM centrale (dei sette figli maschi di Michelangelo ben quattro avevano il nome iniziante per F). In uno dei magazzini sotterranei, un tempo destinati alle attività commerciali ed agricole della famiglia Mayer, si conserva un arco ogivale riferibile ad un ben più antico ospedale che lì aveva sede.
L'apertura prevede la visita guidata a palazzi, androni e sotterranei privati e, quindi, normalmente non aperti al pubblico. L'itinerario si concentra su Piazza del Popolo, dove i portoni dei 7 Palazzi Contini-Mayer affacciano in modo prevalente. Dalla Fontana delle cinque cannelle ammiriamo quello che sembra un unico palazzo di grandi dimensioni, ma che in realtà cela i 7 Palazzi. Si inizia con il cortile d'ingresso, le cantine e lo studio del primo e più antico Palazzo Contini. Si passa alla Casa Museo Mayer, che più di tutti ha mantenuto l'assetto originario. Nell'attiguo portone, dalle cantine saliremo all'atrio d'ingresso del palazzo accolti dalla cappella di Sant'Antonio Abate, datata al '400, per poi salire al piano nobile della casa. Girando sul lato del Palazzo entriamo in due androni, di cui uno intatto. Entreremo nell'ultimo dei 7 portoni per ammirare i grandi sotterranei, già sede delle attività commerciali ed agricole delle famiglie Mayer.
Delegati e Volontari FAI