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L'hotel Bristol è stato inaugurato nel 1905. L'edificio in cui si trova, in via XX Settembre 35, ultimato nel 1902, rientra nella allora grandiosa realizzazione di una prestigiosa strada "moderna", che collegava la piazza De Ferrari, divenuta alla fine dell'800 il nuovo centro cittadino, e il levante, secondo la progettazione dell'ingegner Cesare Gamba (che progettò tra l'altro il ponte Monumentale, a lui dedicato, e il palazzo oggi sede della Regione). Lungo il tracciato della nuova arteria e nelle vie adiacenti sorsero tra il 1892 e il 1912 i più ricchi edifici in stile liberty della città.
I palazzi costruiti erano quanto di più moderno, elegante e confortevole si potesse pensare. In particolare l'adozione del sistema Hennebique (calcestruzzo armato), importato in Italia dall'ingegner Porcheddu, consentiva soluzioni al tempo considerate avveniristiche. Per l'ultimo tratto della strada i fratelli Cassanello, imprenditori e costruttori appartenenti ad una nota famiglia genovese, nel 1898 si resero garanti del progetto dell'ing. Gamba (che si occupava anche dell' aspetto finanziario insieme a quello tecnico e progettuale dell'operazione) nei confronti del Comune per la realizzazione dei portici sottostanti gli edifici che dovevano sorgere lungo il nuovo tracciato viario. Nel 1901 i porticati erano pronti. L'ammirazione della cittadinanza fu incondizionata.
Vennero impiegati materiali ricercati: la ghisa e l'acciaio per le parti strutturali, tinteggiati colore del noce indiano, e grandi superfici in vetro, appoggiate su zoccolature in legno e marmo. Nel 1902 era ultimato il civico 35, sede dell'Hotel Bristol: lussuoso e di grande fascino, dotato di tutti i più moderni confort, situato in una zona comodissima, fu scelto da ospiti notissimi, tra i quali Edmondo de Amicis, Gabriele D'Annunzio, Luigi Pirandello, l'imperatore del Giappone Hirihito, Rudolf Nureyev, Carla Fracci, Rita Levi Montalcini. Secondo la tradizione il grande regista Alfred Hitchcock, più volte ospite della struttura, si ispirò all'imponente scalone ellittico di marmo del palazzo per il suo film "Vertigo" del 1958, protagonisti James Stewart e Kim Novak, distribuito in Italia con il titolo "La donna che visse due volte". Durante la seconda Guerra Mondiale il comando tedesco installò nell'hotel il suo quartier generale e fece costruire, per un'eventuale fuga, un tunnel segreto fino al porto di Genova. Al termine del conflitto il Comitato Italiano di Liberazione dell'Alta Italia ne fece la propria sede. Dal 2012 l'hotel Bristol, oggi completamente rinnovato, è membro dell'Associazione Locali Storici d'Italia.
Durante le Giornate di Primavera gli iscritti FAI avranno la possibilità di vivere un'esperienza unica salendo lungo il meraviglioso scalone ellittico dell'hotel, così famoso da aver affascinato turisti di tutto il mondo e celebri registi, attraversando la sontuosa sala "Giotto", il salone ristorante che ancora conserva l'immagine di un elegante salone da pranzo in stile liberty, ed infine entrando nella suite che nel suo nome, La Superba, rende omaggio alla città. Ancora prima di essere inaugurata ufficialmente, la suite ha ricevuto il suo primo ospite illustre, Alberto di Monaco, cliente affezionato del Bristol Palace. L'ambiente si apre su un foyer ampio e regale, che dà accesso alle due camere, al salotto e ai servizi. Un breve video del direttore dell'albergo racconterà ai visitatori gli aneddoti più curiosi legati al jet set internazionale.
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