
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La Grotta Scura di Bolognano è un sito archeologico di importanza regionale e nazionale per la presenza di segni di attività umana risalente al Neolitico, quando il fiume doveva scorrere a quote più alte dell'attuale. La Grotta Scura si affaccia su di un incredibile canyon che fu scavato dal fiume Orta durante milioni di anni caratterizzato da imponenti pareti verticali su cui è possibile scorgere diverse altre grotte. E immersa completamente nella natura dell´imponente Valle dell´Orta.
Oltre che per i paesaggio questa grotta ha anche un'importanza storica. Al suo interno sono state ritrovate importanti testimonianze preistoriche, in particolare tracce di un insediamento neolitico appartenenti alla cultura di Catignano
Questa grotta può essere considerata come un "fiume fossile", ovvero una cavità carsica con segni di attività umana e presenza costante di animali cavernicoli. Ricca di testimonianze dell'antica presenza dell'uomo preistorico. La Valle dell'Orta è costellata di una serie di suggestive grotte, alcune di rilevante interesse archeologico. Tra tutte, merita di essere menzionata: la Grotta dei Piccioni, uno straordinario sito archeologico, tra i più importanti d'Abruzzo, con testimonianze di insediamenti di uomini preistorici risalenti a circa 6.000 anni a.C., dove sono stati rinvenuti una moltitudine di reperti archeologici di inestimabile valore; purtroppo non visitibale a causa di un cedimento dell'ingresso della grotta.
Questo percorso prevede il ritrovo in Località Madonna del Monte, prima di arrivare al borgo di Bolognano. L'ingresso della grotta è posto sopra il canyon della valle, offrendo un panorama a dir poco mozzafiato. Dopo la grande entrata e le due camere illuminate dalle suggestive aperture laterali che si affacciano sulla Valle dell' Orta, si entra in ambienti totalmente privi di sorgenti luminose, che hanno portato a battezzare la grotta "Scura". Alla fine del percorso, seguirà la visita alla Chiesa di Santa Maria del Monte, una chiesa rurale dove si venera un quadro della Beata Vergine riguardante una leggenda della traslazione del Quadro dalla contrada Fara a Bolognano. Attualmente il Quadro è situato sull'altare maggiore della Chiesetta, da qualche anno restaurata ed è racchiuso in un'edicola di cristallo.
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