Il Santuario di Santa Maria delle Grazie e San Giacomo della Marca è un complesso conventuale francescano la cui costruzione, voluta dal Santo, risale al 1449. Il primo conventino, composto di pochi e stretti locali, fu eretto con la bolla di Papa Nicoló V, emanata il 22 agosto 1449 e ottenuta da San Giacomo. A nord del conventino fu edificato anche la chiesa che il santo volle dedicare alla Madonna delle Grazie. All’interno della chiesa si possono ammirare alcune pitture di Vincenzo Pagani, il crocifisso di Cola dell’Amatrice, un trittico del XIV secolo, il tabernacolo in legno intarsiato del XVII secolo, il coro ligneo del 1721 proveniente dall'ex chiesa degli osservanti di Fermo. All'interno della chiesa sono presenti tre cappelle. La prima a destra era l'antica cappella del Santo (1543). La seconda è dedicata alla Madonna delle Grazie e custodisce una preziosa e venerata immagine in terracotta della Madonna, donata a San Giacomo dal Cardinale Francesco della Rovere. Infine la terza cappella, dedicata a San Giacomo della Marca, conserva il corpo incorrotto del Santo. Nel Museo all’interno del chiostro sono esposte diverse reliquie del santo, mentre i 61 codici appartenuti alla libreria di San Giacomo sono conservati presso il Museo Civico di Monteprandone.
San Giacomo della Marca, al secolo Domenico Gangale, nacque a Monteprandone il 1° settembre 1393. In gioventù intraprese gli studi ad Ascoli Piceno e successivamente a Perugia, dove si laureò in diritto civile ed ecclesiastico. Esercitò dapprima il ruolo di notaio a Firenze e in seguito di giudice a Bibbiena. Il 13 giugno 1420 fu ordinato sacerdote e subito si distinse per l’efficacia delle sue prediche che attiravano numerosi fedeli in ogni luogo egli si recasse. La predicazione di San Giacomo, che trattava i temi basilari della fede cristiana, si estese contro i gruppi di eretici, principalmente i fraticelli, che attentarono più volte alla sua vita. Papa Eugenio IV gli conferì incarichi speciali per la predicazione contro le eresie oltre l’Adriatico e per missioni diplomatiche nell’Europa centro orientale. Fu un convinto assertore delle Crociate e, grazie al suo intervento in veste di pacificatore, le città di Fermo ed Ascoli, eterne nemiche, stipularono una storica pace nel 1446 e poi nel 1463. Il santo si prodigò a dare Statuti Civili ad undici città e creò i Monti di Pietà, per combattere l’usura. Scrisse diciotto libri. Istituì nel Convento di Santa Maria delle Grazie, da lui fondato, una ricca libreria per l’istruzione dei religiosi e di quanti coltivassero l’amore per lo studio. Morì a Napoli il 28 novembre 1476. Il suo corpo fu sepolto nella chiesa di Santa Maria la Nova a Napoli. Nel 2001 il corpo è stato traslato nel Santuario di Santa Maria delle Grazie.