I Luoghi del Cuore
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CHIESETTA VOTIVA BATTAGLIONE MORBEGNO

CHIESETTA VOTIVA BATTAGLIONE MORBEGNO

PIAN DELLE BETULLE, LECCO

551°

POSTO

44

VOTI
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CHIESETTA VOTIVA BATTAGLIONE MORBEGNO
La chiesetta è sorta nel 1959 su progetto, allora davvero avveniristico, dell'Architetto razionalista Mario Cereghini, di Lecco. Ha un grandissimo valore storico affettivo per la sezione di Lecco dell'A.N.A. e per la comunità del Pian delle Betulle. Con la sua edificazione si scioglieva un voto fatto dagli alpini del Battaglione Morbegno nel febbraio del 1941 a Squimart in Albania. Fecero voto alla Madonna, di costruire una chiesetta a ricordo dei compagni caduti e come segno di riconoscenza alla Madonna, da parte di quelli che sarebbero ritornati alle loro case. L'idea cominciò a prendere forma concreta soltanto nel 1957 quando, con l'impianto di una ardita funivia, si sarebbe iniziato lo sviluppo turistico del Pian delle Betulle, in Comune di Margno (LC). L'allora Arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini, salito lassù, espresse la necessità che venisse edificata una chiesetta per la comunità che si sarebbe insediata sull'altopiano. Indicò lui stesso la posizione, dominante, centrale all'abitato e in posizione panoramica. Al Mario Cereghini Architetto e alpino del Morbegno, depositario del voto, non sfuggì il legame che poteva intercorrere tra quel luogo e il desiderio degli alpini del fronte greco-albanese. Il Pian delle Betulle era sulle loro montagne e permetteva la vista della Grigna, del Legnone, dei monti di Menaggio e del Lago di Como. Il Voto ritornava prepotente alla memoria. Fu così che la sezione ANA di Lecco decise che quella delle Betulle sarebbe stata la cappella votiva del Battaglione Morbegno. La chiesetta divenne realtà con il progetto del Cereghini e l'Arcivescovo Montini tornò nell'estate del 1959 a consacrarne l'altare. Nel 1984 salì a commemorare il venticinquesimo l'allora Arcivescovo Carlo Maria Martini. "Ogni prima domenica di Settembre saliamo quassù per ricordare i nostri Caduti, quelli che, poco più che ventenni, con l'offerta della loro vita aprirono a noi la strada per tornare a casa e, a tutti, la via della libertà. Il Voto che qui vedete materializzato nella chiesetta nasce spontaneo tra gli alpini del Battaglione Morbegno, nel durissimo inverno 1940-1941 sui monti della Grecia, fra neve, fango, gelo, fame e impetuosi combattimenti. Questi soldati, il cui valore fu riconosciuto da tutti gli avversari" non sapevano e non volevano odiare; il desiderio di costruire una chiesetta sulle montagne di casa era un grido d'amore che emergeva dalla violenza e la superava per rifugiarsi nella "tenda dell'anima" nella quale, statene certi, accomunarono anche i nemici sacrificati con loro". Mario Cereghini a nome di Squimart La chiesetta è affettuosamente detta "la tenda dell'anima" per la sua forma che ricorda le tende degli alpini. Il campanile ricorda da lontano i minareti albanesi. Sullo stesso gira una fascia a mosaico con i colori della bandiera italiana. Nei locali sotto la chiesetta gli alpini hanno ricreato la "casa della memoria" dove sono esposti in modo permanente immagini, testimonianze del Morbegno, del 5° e dell'opera dell'Arch. Mario Cereghini

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