La chiesa dedicata a Santa Lucia, che sorge nell'omonima piazza, risulta essere una delle più antiche di Cremona; secondo tradizione, fu voluta dalla regina Teodolinda nel 621. Più attendibile, invece, la datazione intorno al 1120, come dimostrano alcuni caratteri stilistici di parti superstiti, quale l'abside, tipica dello stile romanico cremonese.
L'edificio presenta una sobria facciata in cotto, ricostruita da Giovanni Dattaro alla fine del XVI secolo, ed è scandita da lesene binate poggianti su alto zoccolo e con cornicione aggettante su piccole mensole. Ai lati del timpano si trovano due volute che la raccordano con l'ordine inferiore. La sommità è alleggerita da pinnacoli piramidali. Al centro della facciata si apre un finestrone settecentesco, in sostituzione del rosone originario.
L'interno si presenta a tre navate divise da pilastri. Opere pregevoli attribuite a Giacomo Bertesi al secondo altare di sinistra ed al terzo di destra: rispettivamente, statua lignea di Santa Lucia (oggetto di grande devozione popolare) e Crocifissione.
L'altare maggiore presenta la tela raffigurante la morte di Santa Lucia, opera di Angelo Massarotti.
L'abside di sinistra conserva interessanti frammenti di affreschi appartenenti all'antica decorazione duecentesca. Il catino absidale presenta un'incoronazione della Vergine, affresco ricco di elementi tardo gotici, attribuito ad Antonio De Ferrari e risalente alla prima metà del XV secolo.