L'erezione dell’oratorio risale al Quattrocento, probabilmente su un preesistente sito già sacro ai Romani. La struttura fu poi ampliata e modificata fino a raggiungere l’aspetto attuale nel XVIII secolo: l'esterno della struttura presenta i tratti essenziali di una facciata a capanna ed è interamente intonacato di bianco, con due finestre ai lati del portale architravato. Attorno si ergono quindici edicole, quattordici dedicate alle stazioni della Via Crucis e una alla Pietà. La semplicità dell’esterno è bilanciata dall’impianto interno della chiesa, a navata unica e divisa in due campate da un arco a tutto sesto. La zona absidale presenta affreschi cinquecenteschi tornati alla luce durante un restauro del secolo scorso e, proprio sotto uno di questi, un piccolo cartiglio ci informa che furono realizzati nel 1547 da Lazzaro Gerosa. La volta è dipinta invece con decorazioni fitomorfe e tondi che racchiudono Dio Padre e gli Evangelisti, mentre nei pennacchi sono ospitati i profeti.