
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il Complesso Monumentale di San Giovanni degli Eremiti ricade nell'antico territorio del Transkemonia che comprendeva l'abitato posto al di là del torrente Kemonia o "Fiume del Maltempo", così denominato a causa delle piene rovinose, durante l'inverno. Questa area, in epoca paleocristiana, venne utilizzata per la costruzione di chiese ipogee.
Il monastero di San Giovanni degli Eremiti fu edificato,per la prima volta,durante il papato di san Gregorio Magno nel 581,il quale inviò una colonia di monaci benedettini, provenienti da Roma.L'edificio benedettino gregoriano,si presume che dopo circa 260 anni sia stato distrutto dagli arabi che conquistarono Palermo nell'831 che mantennero sino al primo gennaio 1072.Dopo la fine della dominazione araba, intorno al 1132, per volere del re normanno Ruggero II, fu eretta, sugli stessi luoghi dell'antico monastero gregoriano, un'abbazia dedicata a San Giovanni Evangelista e a Sant'Ermete.Finito il periodo di dominazione normanna,cominciò il declino .Alla fine del ‘400 fu quasi abbandonato dai monaci e versava in condizioni precarie dal punto di vista strutturali.
La chiesa è orientata verso est, ha una pianta a croce commissa (a forma di T).L'esterno si presenta caratterizzato da spoglie mura realizzate in tufo,caratteristica dell'arte normanna.Dall'esterno è possibile vedere il campanile,l'abside e cinque cupole semisferiche colorate in rosso,che, secondo i dettami dell'arte islamica,rappresentavano ciascuna la volta celeste.L'unica navata è composta da due campate,divisa da un grande arco ogivale e tre elementi formanti il transetto:l'abside centrale con una finestra in alto,la Prothesis a sinistra,su cui si innalza il campanile chiuso da una cupola più piccola e,a destra,il Diaconicon o sagrestia,che ci immette nella sala del Capitolo.Osservando le cupole dall'interno possiamo notare delle nicchiette angolari che mediano il passaggio dal tamburo alla cupola.A destra della Chiesa,passando dal Diaconicon si entra nella sala del Capitolo del monastero normanno poi sarà riadattata a navata principale della chiesa dal XVI sec.,in poi.Alcuni studiosi,tra cui il Patricolo,la indicano come "sala araba",in quanto la sua costruzione originaria risalirebbe al X secolo,al tempo della Palermo araba, quindi precedente al complesso normanno.Sul muro di sinistra, messo a nudo dai restauri del Patricolo,un affresco di stile bizantino realizzato .
Il giardino del Chiostro, attualmente, è oggetto dei lavori di riqualificazione, finanziati con risorse della Delegazione di Palermo del FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, con un progetto redatto dalla Soprintendenza dei beni Culturali e Ambientali di Palermo. Il finanziamento messo a disposizione dalla Delegazione FAI di Palermo, proviene dal ricavato del Concerto di Capodanno del 2018, tenutosi al Teatro Massimo e promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Palermo , allora presieduta da Salvatore Orlando (oggi Assessore comunale ai Lavori pubblici). L'apertura nelle Giornate FAI prevede la visita guidata attraverso gli spazi esterni del giardino, la visita della chiesa di S. Giovanni degli Eremiti e del chiostro benedettino attraverso il quale si giunge nei locali della cosidetta Casa del Priore o dell'Abate
Visite a cura di:II SS PIO LA TORRE ,
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