
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Nel 1287 iniziò la costruzione del complesso domenicano di Chioggia, stabilita dal Capitolo generale di Bordeaux, in un'isola situata a ridosso del ponte che collegava Sottomarina a Chioggia e che fu distrutto dopo la guerra contro Genova (1379-81). Nel 1290 la chiesa era già in costruzione e l'edificio medievale, con l'eccezione di una cappella cinquecentasca dedicata a San Tommaso d'Aquino, non fu rimaneggiata fino alla costruzione settecentesca.
Tra i 1745 e il 1762 il Santuario fu ricostruito su progetto di Pietro Pelli, e dopo la soppressione del convento, nel 1793 divenne il Seminario della diocesi; l'occupazione delle truppe francesi nel 1797 lo ridusse a caserma. Poi (1864-66) il santuario fu affidato ai padri Gesuiti, che costruirono un altro convento sul lato meridionale dell'isola, (Lazzaretto), ma furono costretti ad abbandonare la nuova sedecon la proclamazione del Regno d'Italia.
L'esterno della chiesa si impone per la semplicità della struttura in mattoni a vista, con i fianchi scanditi da contrafforti; l'interno, luminosissimo, è a navata unica, con profondo presbiterio, cappelle laterali poco profonde e soffitto a vela. Il campanile trecentesco a canna quadrata presenta la cella campanaria a bifore e archetti e termina con semplice tetto a quattro falde.
Sull'altare maggiore, proveniente dalla chiesa di Santa Maria del Pianto a Venezia, è collocato dal 1812 il Crocifisso miracoloso. In controfacciata si trova il ciclo dei dipinti (1619-14) di Pietro Damini, di fronte due tele provenienti da altre chiese, Pala di San Sebastiano (o Deposizione di Gesù dalla croce) attribuita a Leandro Bassano e Estasi di San Tommaso di Domenico Tintoretto. Il più celebre dipinto del santuario è San Paolo stigmatizzato (1520) di Vittore Carpaccio.
Apprendisti Ciceroni IIS "Cestari-Righi" di Chioggia