
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il Castello Estense si trova nel pieno centro storico della città di Ferrara, circondato dal fossato; si sviluppa tra cso Martiri della Liberta, dove si affacciano la Torre dei Leoni e la Marchesana e Largo Castello, dove troviamo la Torre di San Paolo o San Giuliano e quella di Santa Caterina. Esso è collegato al Palazzo Ducale mediante la via Coperta, all'epoca di Borso un ponte di legno, con Ercole I, un passaggio coperto, sopraelevato poi con Alfonso I.
Le origini del Castello risalgono al 1385, il progetto è di Bartolino da Novara, già ideatore dei castelli di Pavia e di Mantova, per Nicolo II d'Este, a scopo difensivo. Si sviluppa attorno ad una Torre già esistente all'angolo nord est, chiamata dei Leoni, di cui si apprezzano ancora le tracce degli intonaci dipinti, delle murature esterne e un cordolo in pietra a torciglione, in un vano a nord del castello; con l'aggiunta di altre tre torri e di edifici più bassi di collegamento,assume la forma finale di un quadrilatero. Le successive trasformazioni della fortezza fino a diventare residenza, sono dovute a Borso, Ercole I, Alfonso I, Ercole II e Alfonso II.
Al tempo di Borso il Castello è una fortezza, utilizzato come prigione e collegato mediante un ponte di legno al Palazzo Ducale; è con Ercole I e sua moglie Eleonora che il castello modifica la sua destinazione d'uso per assumere l'aspetto residenziale. I lavori di questo periodo sono tanti, si creano piani ammezzati nella torre Marchesana per l'appartamento privato della Duchessa, si raddoppia l'ala est e si sopralza per creare un giardino pensile, si rende la via coperta a due piani praticabili e nella fossa, in linea con la via coperta, viene costruita una nuova torre collegata alla Marchesana, con un alto corpo di fabbrica. L'avvio di questa trasformazione non avrà più fine, lo stesso Alfonso I realizzerà il suo appartamento soprelevando la via Coperta e creando i preziosi camerini di alabastro, riccamente decorati di marmi di A. Lombardo e tele di Tiziano, Dosso, ecc.. L'attuale aspetto esterno del Castello, soprattutto in elevato, lo si deve a due interventi successivi a quello di Bortolino, uno di Girolamo da Carpi per volontà di Alfonso I, in seguito ad un rovinoso incendio del 1554 ed uno di Alberto Schiatti, per volere di Alfonso II, dopo il terremoto del 1570.
La visita pensata per le GFP2023 riguarda in particolare l'architettura e le trasformazioni che il castello ha subito nei secoli: quello che noi abbiamo oggi sotto gli occhi è quanto gli Estensi ci hanno lasciato alla fine del XVI secolo.Girando attorno a questa massiccia costruzione e guardandone la volumetria, la tessitura muraria, le altezze e le decorazioni plastiche, balconate, edicole, ecc. messe in relazione agli avvenimenti storici, alla personalità degli Estensi che si sono avvicendati a capo del Ducato, si vuole delinearne l'evoluzione, anche in relazione alle trasformazioni di Palazzo Ducale. Si parlerà di struttura e di come negli anni di ricerca e opere di restauro, sono emersi dati che ci rendono chiare le letture dei documenti, dentro e fuori l'edificio; non si parlerà del piano nobile e delle sale più conosciute, ma di quegli ambiti nascosti che mettono in relazione il dato documentale con quello rinvenuto. Una visita tutta da scoprire tra l'esterno e il piano secondo.
Apprendisti Ciceroni Istituto Istruzione Superiore G.B. Aleotti, Ferrara