I Luoghi del Cuore
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CASTELLO CAYS DI CASELETTE

CASTELLO CAYS DI CASELETTE

CASELETTE, TORINO

579°

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CASTELLO CAYS DI CASELETTE
il castello Cays all’inizio del Trecento divenne struttura rappresentativa e signorile grazie alla costruzione di una torre di mattoni, raggiungibile dal cortile mediante una scala monumentale in legno. Nel corso dei secoli e nella successione delle famiglie, i Bovetti, i Vagnoni di Trofarello, i Canali di Cumiana, i Valperga, i Cauda ed infine i Cays di Giletta, la struttura venne rinforzata e dotata di cappella gentilizia, prigioni diventato un vero e proprio castello di pianura con l’utilizzo di cotto e laterizi. Nel XIX sec. subì la trasformazione in stile gotico e liberty che lo caratterizza oggi, cui venne aggiunto anche un giardino all’inglese. Nel 1943 i padri Salesiani lo ricevettero in dono da Carlo Cays, ultimo discendente della famiglia, che era entrato nell’ordine, e lo trasformarono in un centro polivalente, modificando ulteriormente l’aspetto dell’edificio. Per anni la Comunità salesiana collaborò variamente con la parrocchia e con il paese, aprendo il castello a un fecondo interscambio con i caselettesi. Purtroppo però la decisione dell’autorità centrale salesiana di vendere il castello ha portato alla fine della presenza della comunità salesiana a Caselette e alla chiusura totale del castello (a fine 2007). Da allora il castello è desolatamente vuoto, l’edificio in abbandono mostra segni sempre più evidenti di degrado, il parco si inselvatichisce progressivamente. La comunità dei caselettesi guarda con tristezza a questo triste abbandono.

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il castello Cays all’inizio del Trecento divenne struttura rappresentativa e signorile grazie alla costruzione di una torre di mattoni, raggiungibile dal cortile mediante una scala monumentale in legno. Nel corso dei secoli e nella successione delle famiglie, i Bovetti, i Vagnoni di Trofarello, i Canali di Cumiana, i Valperga, i Cauda ed infine i Cays di Giletta, la struttura venne rinforzata e dotata di cappella gentilizia, prigioni diventato un vero e proprio castello di pianura con l’utilizzo di cotto e laterizi. Nel XIX sec. subì la trasformazione in stile gotico e liberty che lo caratterizza oggi, cui venne aggiunto anche un giardino all’inglese. Nel 1943 i padri Salesiani lo ricevettero in dono da Carlo Cays, ultimo discendente della famiglia, che era entrato nell’ordine, e lo trasformarono in un centro polivalente, modificando ulteriormente l’aspetto dell’edificio. Per anni la Comunità salesiana collaborò variamente con la parrocchia e con il paese, aprendo il castello a un fecondo interscambio con i caselettesi. Purtroppo però la decisione dell’autorità centrale salesiana di vendere il castello ha portato alla fine della presenza della comunità salesiana a Caselette e alla chiusura totale del castello (a fine 2007). Da allora il castello è desolatamente vuoto, l’edificio in abbandono mostra segni sempre più evidenti di degrado, il parco si inselvatichisce progressivamente. La comunità dei caselettesi guarda con tristezza a questo triste abbandono.
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