L'antica baronia di Fetanasimo, concessa in epoca normanna dal re Ruggero II di Sicilia alla Universitas di Caltagirone, venne smembrata verso la fine del XIV secolo, in epoca aragonese, per la concessione a nuovi baroni dei feudi Sciri, Favara, Graneri, Bidino, Mazarone e Ramione, e si ridusse alla sola parte che prese il nome di Santo Pietro. Il territorio, caratterizzato dalla presenza di un vasto querceto, rimase sotto la giurisdizione di Caltagirone, città demaniale.
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