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Piccolo comune nella provincia di Pescara. Splendido borgo circondato dai monti appennini abruzzesi, il suo territorio si estende verso la Riserva regionale Valle dell'Orta e fa parte della Comunità montana della Maiella e del Morrone. La località viene considerata la "porta" del Parco della Majella. Posto alla quota di 300 metri di altitudine in pendenza sul declivio di un colle sotto il quale scorre il fiume Orta, vive di agricoltura, in particolare della coltivazione dell'ulivo e della vite.
Le origini del luogo sono molto antiche risulta abitato già a partire dall'età del rame, come testimoniano i reperti trovati presso la grotta dei Piccioni a poca distanza dall'abitato. Il Chronicon descrive,sul finire del secolo XII, l'insediamento fortificato di Bolognano, che chiama "Belonjano", ma altri due documenti, dell'872 e dell'873, riportano una cronaca interessante di Bolognano: nel primo si trattava di una vendita all'abate Romano, da parte di Ainardo, di tutti i suoi beni siti in "Beloniano", unitamente ad altri terreni,nel secondo, Magelfredo cede, sempre all'abate Romano terreni e case, comprese le chiese nei dintorni, oltre "Beliniano".Queste sono le prime documentazioni.
L'insediamento si può suddividere in due parti, quella più antica, a nord, è caratterizzata da un insieme di case medioevali a due o tre piani, è distinta dalla presenza di "rue" ed è raccolta attorno al castello, oggi non più esistente se non per un tratto rotondeggiante di mura, forse resti di una torre, fa parte del nucleo più antico anche il palazzo dei Baroni Durini con costruzioni edificate sulle mura. Poi c'è la parte più recente, con strade più dritte che si è sviluppata più in basso, espressione ottocentesca e novecentesca. Le due chiese del centro storico, da sempre sono la testimonianza della storia del borgo: la Chiesa di Santa Maria Entroterra, di origine medioevale, sulle carte catastali è identificata in origine come chiesa di San Michele, con la facciata in pietra e portale rinascimentale. All'interno è presente un affresco del 1590 e un' antica statua in pietra di S. Carlo Borromeo. La Chiesa di S. Antonio Abate ha una facciata classicheggiante e un portale in pietra con architrave del 1537. L'interno, in stile barocco, ospita statue e tele di un certo pregio. Intorno alla chiesa interessanti palazzetti ottocenteschi.
La visita accompagnerà il pubblico alla scoperta del paese e dei suoi vicoli, scoprendone la storia e apprezzandone la bellezza. Si partirà dalla Chiesa di S. Antonio Abate, per poi visitare la Chiesa di S. Maria Entroterra all'inizio del borgo antico e proseguire alla scoperta dell'arte contemporanea nei vicoli. Dal 2001 Bolognano è protagonista di un progetto di Arte Contemporanea particolare, fatto di installazioni permanenti al quale è stato dato il titolo "Oltre i Musei in Difesa dell'Arte".Un progetto curato da Lucrezia De Domizio Durini che trasforma l'intero paese, attraverso il tentativo di costruire un nuovo modo di fruire l'arte. Sono le case, le abitazioni ristrutturate di Bolognano e i locali del paese ad essere opere stesse, grazie ad artisti di fama internazionale: Marco Bagnoli, Stefano Soddu, Mario Bottinelli Montadon e tanti altri. Ma un omaggio particolare è riservato a Joseph Beuys, artista tedesco, amico dei baroni Durini vissuto per 15 anni a Bolognano.
Estemporanea di fotografia a cura dell'Associazione Aternum Fotoamatori, Pescara
Accensione delle "Vetrine notturne" nel borgo dalle ore 18.00 di sabato 25 e domenica 26 marzo
Apprendisti Ciceroni Liceo Artistico "Misticoni", Liceo "Marconi" di Pescara