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BATTISTERO PALEOCRISTIANO DI SANTA MARIA MAGGIORE

BATTISTERO PALEOCRISTIANO SANTA MARIA MAGGIORE

NOCERA SUPERIORE, SALERNO

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BATTISTERO PALEOCRISTIANO SANTA MARIA MAGGIORE

Il Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore, noto anche come Rotonda, venne eretto nella parte orientale dell’antica città di Nuceria in Campania, oggi Nocera Superiore. La sua costruzione risale al VI sec., in un periodo compreso tra il pontificato di papa Lorenzo, che fu vescovo di Nocera a partire dal 499 d.C., e la ricostruzione post-bellica operata dall’imperatore Giustiniano, che proprio a Nocera ottenne la definitiva vittoria contro i Goti nel 552 d.C. Il monumento era parte di un complesso che comprendeva anche l’antica cattedrale, ancora non rinvenuta negli scavi archeologici. L’edificio, di pianta circolare, è composto da due ambienti concentrici. Quello centrale è scandito da 15 coppie di colonne di marmo prelevate dal teatro di età romana, così come i capitelli in stile corinzio, alcuni con raffigurazioni di delfini. Qui poggia l’enorme cupola, che con i suoi 12 m di diametro e 15 di altezza rappresenta un raro esempio di architettura post-imperiale. Intorno a questo ambiente centrale si snoda il deambulatorio anulare che con la sua volta a botte, porta il diametro complessivo dell’edificio a 24 m. Al centro dell’edificio è collocata la vasca battesimale, che con i suoi 7 m. di diametro è la seconda più grande in Italia dopo quella di San Giovanni in Laterano a Roma, a testimonianza della ricca committenza. Essa è rivestita da 16 lastre di marmo decorate che presentano simboli cristiani alternati a motivi geometrici, anticamente decorati in pasta di stucco colorata. Qui avveniva anticamente il battesimo dei catecumeni, secondo il rito per immersione. Una piccola cappella laterale conserva affreschi ascrivibili al XIV sec., attribuiti all’artista Roberto d’Oderisio, tra i massimi esponenti della pittura napoletana del Trecento. Sono rappresentate scene tratte dai Vangeli, tra cui una rarissima scena del primo bagno di Gesù Bambino. Durante gli scavi archeologici sono stati messi in luce, al di sotto del pavimento del battistero, grandi mosaici ed ambienti pertinenti a edifici di età romana. Per decenni è stato metà dei viaggiatori del “Grand Tour” e di artisti di fama internazionale, che hanno lasciato preziosissimi disegni e raffigurazioni del monumento: da Teodoro Duclère a Giacinto Gigante, da Hans Christian Andersen a Re Gustavo VI di Svezia, in centinaia hanno omaggiato il battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore per il suo elevato valore storico, religioso, artistico ed archeologico. Un piccolo museo raccoglie stampe e disegni antichi, oltre a decine di reperti di età romana e medievale rinvenuti durante gli scavi archeologici. L’insigne monumento ancora oggi, dopo quasi 1500 anni, continua ad affascinare i tanti turisti che, incuriositi dalla sua storia e dalle sue tante leggende, si lasciano trasportare dalla voce delle guide alla scoperta dei suoi segreti. Accanto al battistero sorse La Congregazione (o Confraternita) di Santa Caterina di Alessandria (1296). I ruderi della primitiva cappella vennero alla luce durante gli scavi sulla parete Nord della Rotonda. Di forma trapezoidale, è situata a 2,30 metri al di sotto dell'attuale livello della strada. Verso la fine del XVII secolo la Congregazione provvide a costruire una cappella più ampia, ma finì per radere al suolo la parte superiore dell'antica cappellina. Forse questa cappella fu dedicata ai martiri, tra i quali Santa Caterina fu scelta come patrona della fratancia o confraternita di Santa Maria Maggiore. Il Battistero unitamente alla Chiesa Parrocchiale edificata nel XIX sec. con il suo maestoso campanile, la chiesa della Congrega di Santa Caterina d'Alessandria, i ruderi del Ospedale medievale che sorge nel giardino retrostante al Battistero costituiscono il Complesso Monumentale di Santa Maria Maggiore.

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