
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Gli archivi di ricerca Mazzini si collocano in un ampio edificio nella periferia di Massalombarda, cittadina romagnola a lungo nota per la produzione frutticola, già dal primo dopoguerra aperta al commercio su scala europea. In un contesto periferico, lontano dalle capitali della moda, si è sviluppata una realtà di eccellenza, unica sul territorio italiano, in uno spazio accuratamente strutturato per condividere arte, bellezza, storia della moda e del costume.
Gli archivi di ricerca Mazzini nascono dalla passione di Attilio Mazzini alla fine degli anni Settanta, quando inizia una meticolosa ricerca di colori, forme e design originali che lo portano a conservare capi di interessante contenuto stilistico ed emozionale, venendo a costituire un patrimonio visitato da studiosi e creativi di tutto il mondo, un vero vivente progetto culturale ricco di contenuti stilistici rivolti alle aziende , alle scuole e ai professionisti della moda.
‘Archivio' di ricerca non di carte, ma di abiti, calzature, borse, accessori di ogni genere, che si configura oggi come l'archivio di abbigliamento rivolto alla ricerca nel settore moda più grande d'Europa, uno scrigno di memoria della moda dai primi del Novecento al contemporaneo, con punto di forza negli anni Ottanta- Novanta e nella contemporaneità. Suddiviso in due settori, uomo e donna, in 5000 metri quadri è organizzato per tipologia di prodotto per agevolare la consultazione.
I visitatori entrando nei grandi padiglioni dell'archivio si imbattono dapprima in una piccola mostra di opere d'arte e abiti di eccellenza, cifra di uno spazio in grado di suscitare stupore ed emozione. Il percorso si addentra poi fra straordinarie, interminabili teorie di indumenti e accessori collocati in base alla tipologia, all'epoca, allo stilista ideatore, al colore, al materiale attraversando il Novecento, fino alla contemporaneità: un viaggio fatto di vissuto, storia, attualità, arte cultura, design.
Apprendisti Ciceroni studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna e di Ravenna.