
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
L'antica forgia Lenarduzzi-Massaro è situata a Campagna, frazione di Maniago, lungo quella roggia che Nicolò di Maniago nel 1453 fece scavare incanalando l'acqua del torrente Colvera. Lungo la stessa roggia, in corrispondenza di adeguati salti di quota, oltre a mulini e segherie, vennero costruiti infatti anche alcuni battiferri, dove si costruivano attrezzi per contadini e boscaioli, coltellacci, nonché spade e altre armi d'asta per le truppe della Serenissima
L'antica forgia Lenarduzzi è l'ultima lungo il corso della roggia che fino agli anni '70 ha alimentato circa una decina di battiferri ora in disuso. Il battiferro di Campagna è stato da secoli la casa della famiglia Lenarduzzi che di padre in figlio si sono tramandati segreti e tecniche di forgiatura e tempra dell'acciaio; qualcuno ha "forgiato" Celeste che ha trasmesso la sua arte a Giuseppe, padre di Marino, maestro dei figli Ferrando e Romeo da cui ora Michele Massaro ha appreso il mestiere.
All'interno del battiferro si convoglia l'acqua alla turbina, che permette a un lungo perno che attraversa le stanze di iniziare a girare: è così che ogni vecchia macchina mediante una "cenglon" (cinghia) viene messa in funzione. All'antica forgia tutto funziona ancora così. E' poi la sapienza del fabbro che fa la differenza con l'uso del martello o del maglio, che deve battere sull'incudine con la giusta forza e velocità.
La forgia Lenarduzzi-Massaro è un luogo incredibile, fermo nel tempo, che racconta la storia di una cittadina come quella di Maniago, resa celebre nel territorio grazie alla fatica e sapienza di artigiani del ferro. Michele Massaro ha fatto una scelta di vita, imparando il mestiere, e durante le Giornate FAI di Primavera 2023 ci farà conoscere i segreti della forgia e dei suoi coltelli.
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