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L'Antica Farmacia di San Filippo Neri si trova in Palazzo San Tiburzio, nell'antica sede della Congregazione della Carità, fondata nei primi anni del Cinquecento dal frate francescano minore Francesco da Meda. La Congregazione crebbe nel tempo prendendosi cura delle giovani madri, delle ragazze senza mezzi, fornendo aiuto a carcerati, garantendo sostegno economico alle famiglie indigenti. Particolare attenzione fu dedicata all'assistenza sanitaria creando il primo servizio sanitario territoriale di Parma. I medici della Congregazione effettuavano regolarmente visite, divisi per quartiere.
Parte fondamentale del sistema di assistenza organizzato dalla Congregazione della Carità era proprio la spezieria di San Filippo, dove venivano preparati i medicinali da distribuire gratuitamente alle persone povere e ammalate. La Congregazione ebbe nei secoli un ruolo centrale nell'impegno per debellare le epidemie di colera. La farmacia di San Filippo restò in funzione fino agli anni '60 del secolo scorso, fino all'entrata in funzione del servizio sanitario nazionale. Oggi, insieme all'Oratorio di San Tiburzio, fa parte dell'Azienda Servizi alla Persona del Comune di Parma, istituzione erede di questa ricca tradizione.
Nel 1789 la Congregazione della Carità - poi intitolata a San Filippo Neri in seguito alla sua canonizzazione nel 1622 – dispose l'attuale allestimento negli spazi di Palazzo San Tiburzio. Nei locali della farmacia vi sono ancora gli antichi armadi e i banchi, gli alambicchi, le provette, si trovano le ampolle e gli imbuti in vetro soffiato. Vi sono poi i vasi per ingredienti e farmaci, alcuni dei quali ancora pieni: compreso un misterioso "sangue di drago". Oltre ai ricettari, sono presenti i registri tenuti dalla Congregazione con l'elenco degli affiliati, dei medici che curavano i poveri. L'Antica Farmacia è dunque un luogo importante dal punto di vista storico ma anche carico di valori, di quei valori che sono la linfa della nostra democrazia
L'Antica Farmacia conserva un messaggio potente, di grande attualità: "cultura della cura". Abbiamo visto, nel pieno dell'epidemia di coronavirus, quello che è successo in tanti luoghi del mondo dove chi si è ammalato non è riuscito ad accedere alle cure sanitarie. Invece, già molti secoli fa, la Congregazione della Carità di Parma aveva capito che bisognava operare su un duplice piano, superando quel trade off tra livello di reddito ed accesso alle cure sanitarie, riuscendo a coniugare l'assistenza sanitaria con la lotta alla povertà, combinando mirabilmente l'"health care" con il "poor relief". Non è un caso che la Congregazione sia stata fondata nel Cinquecento da un monaco francescano
Visite a cura di:Apprendisti Ciceroni del Liceo Steam International Olivetti di Parma