
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
L'Amideria Chiozza sorse nel 1865 lungo la roggia denominata La Fredda sui resti di un vecchio mulino, nella località omonima a Perteole, nella campagna della bassa friulana, inaugurando il ciclo chimico-industriale dell'estrazione dell'amido, dapprima dal frumento, poi dal mais e a partire dal 1872 dal riso.
La fabbrica nacque nel 1865 grazie al chimico Luigi Chiozza che con le sue profonde conoscenze scientifiche, rivoluzionò nella sua tenuta modello di Scodovacca le tecniche agricole per poi coniugare l'agricoltura e l'industria in un unico filone commerciale. Luigi Chiozza si era formato a L'ècole de chimie pratique a Parigi, tra i suoi compagni di studi c'era l'illustre chimico Louis Pasteur. Nel 1889 la direzione della fabbrica passò al figlio Giuseppe e poi, con capitali triestini, nel 1902, ad una nuova società: la nuova Pilatura Triestina.
A questo periodo risale la grande ristrutturazione della fabbrica con l'introduzione di nuove caldaie e macchine per aumentare la produzione. la particolarità di questo stabilimento, unico nel suo genere, consisteva nel metodo di lavorazione, brevettato da L. Chiozza e nella piena sussistenza in vita di macchine e metodi di lavorazione concepiti, brevettati e rimasti in uso pressocché immutati per più di un secolo. I prodotti dell'amideria di avevano conquistato, oltre i mercati italiani, pure i mercati dell'Europa centrale e quelli di oltre Oceano.
I visitatori potranno accedere alle sale macchine e caldaie in cui sarà visibile la splendida macchina a vapore del 1902, restaurata e portata all'originale splendore grazie al contributo del FAI, a mezzo dei volontari dell'Associazione Amideria Chiozza.
Associazione Amideria Chiozza