Arquata del Tronto, con la frazione di Capodacqua, è stato uno dei centri urbani più colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016. Un monumento identitario del paese, molto amato dai cittadini, è l’Oratorio della Madonna del Sole, piccolo e meraviglioso tempio a pianta ottagonale del XVI secolo che la tradizione attribuisce a Nicola Filoteso, vero nome di Cola d’Amatrice, architetto, pittore e scultore nato nel 1490 ad Amatrice. Il sereno paesaggio di questo tratto dell'Appennino, fino al sisma del 2016 era reso ancor più suggestivo da una decina di edifici di culto e ben sette chiese rupestri, ridotti ora a cumuli di pietre. L'Oratorio della Madonna del Sole, nel borgo di Capodacqua, è oggi l'unico superstite di quella ricchezza e quindi più che mai si staglia come simbolo identitario per la gente della vallata.
24 agosto 2016
Il sisma
Una violenta scossa di terremoto colpisce il Centro Italia. A Capodacqua, frazione di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, l'Oratorio della Madonna del Sole, risalente al XVI secolo e luogo simbolo dell'identità locale risulta gravemente danneggiato nella sua struttura architettonica.
29 settembre 2016
Il FAI per il terremoto
Il FAI stanzia un fondo speciale per la messa in sicurezza immediata dell'Oratorio della Madonna del Sole, per il quale lancia una raccolta fondi straordinaria: servono almeno 300.000 euro per il restauro dell'Oratorio e per permettere che prosegua il progetto di recupero degli affreschi conservati all'interno.
25 ottobre 2016
Il progetto del FAI
Il FAI definisce quattro operazioni di emergenza da avviare subito nel mese di novembre:
30 ottobre 2016
Una nuova scossa colpisce Arquata del Tronto
Una nuova violenta scossa colpisce il Centro Italia. Nella frazione di Capodacqua crolla anche il campanile annesso all’Oratorio della Madonna del Sole, rimasto intatto fino a quel momento. Le operazioni di messa in sicurezza dell’Oratorio attuate dal FAI in ottobre garantiscono la stabilità della struttura, ma i lavori di restauro subiscono una nuova battuta d’arresto. L’intera area è di nuovo chiusa per il rischio di ulteriori cedimenti degli edifici e per favorire le operazioni di sgombero delle macerie ad opera della Protezione Civile.
16 novembre 2016
Di nuovo al lavoro
Dopo il crollo del campanile a seguito della scossa del 30 ottobre inizia tempestivamente la messa in sicurezza dell'Oratorio della Madonna del Sole. I teli coprono la parte della struttura dove si innestava il campanile a vela.
18 aprile 2018
Primi risultati della raccolta fondi
Il FAI registra oltre 364.000 euro raccolti per il recupero dell'Oratorio della Madonna del Sole.
Maggio 2018
Collaborazione con l'Università di Camerino
Il FAI avvia una collaborazione con la Scuola di Architettura e Design dell’Università degli Studi di Camerino per lo sviluppo di ricerche e approfondimenti tecnico-scientifici sull’Oratorio, finalizzati all’individuazione delle migliori soluzioni per il restauro, la conservazione e il recupero del Bene.
Giugno 2018
Accesso alla zona colpita dal terremoto
Lo smaltimento delle macerie è arrivato a circa il 75% del totale, ancora da sgomberare la zona alta del paese. Le strade di accesso alla frazione sono percorribili e il transito è consentito solo previa nulla osta del Comune. Il FAI può finalmente accedere all’area con i mezzi necessari per condurre le indagini geologiche e le prove sismiche sulla chiesa, necessarie per eseguire il progetto di consolidamento delle murature e la messa in sicurezza degli affreschi all’interno.
Luglio 2018
Il FAI istituisce un Comitato scientifico per l'approvazione del progetto
Allo scopo di condividere la filosofia generale dell’intervento di recupero e di garantirne la qualità, il FAI ha costituito un Comitato Scientifico, composto dall’arch. Carla Di Francesco (già Segretario Generale del MiBAC), dal prof. Giovanni Carbonara (già Ordinario di Restauro Architettonico all’Università la Sapienza di Roma) e dall’arch. Roberto Cecchi (Assessore alla Cultura del Comune di Varese, già Direttore Generale per i Beni Architettonici, Storico Artistici ed Etnoantropologici esperto di terremoti e autore di diversi testi in materia).
Marzo 2019
Condivisione del progetto
Il progetto, condiviso con il parroco di Arquata del Tronto, don Nazareno Gesperi, e il Presidente della Commissione Diocesana per l'Arte sacra e Beni Culturali Ecclesiastici, don Elio Nevigari, viene presentato al Comitato Scientifico costituito dal FAI, che condivide tutte le scelte progettuali elogiando la qualità e la completezza dell’operato.
Dicembre 2019
Invio del progetto alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche
Il progetto di miglioramento strutturale e conservazione è stato inviato alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, che ha subito evidenziato la notevole valenza storico-culturale del bene e la complessità delle problematiche che l'intervento dovrà affrontare. Il progetto è ora al vaglio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo.
2 marzo 2022
Presentazione del progetto al territorio
Il FAI presenta il progetto di restauro e consolidamento dell’Oratorio a Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno alla presenza delle autorità e di tutti i soggetti coinvolti.
Un impegno corale per restituire alla comunità un monumento simbolo della devastazione del sisma del 2016, oggi un simbolo di ripresa. All’appello di raccolta fondi nazionale a favore del monumento da parte della Fondazione hanno risposto tanti italiani donando 380 mila euro, che oggi si sommano al contributo del Ministero della Cultura e alle donazioni raccolte attraverso il portale Artbonus per ulteriori 490 mila euro, a coprire il costo complessivo del progetto di recupero.
Ringraziamo dunque il Ministero della Cultura per il fondamentale contributo e Regione Marche per il Patrocinio concesso; Don Marco De Franceschi, Andrea Fustinoni con Fabio D’Amato e Edoardo Subert per la concreta partecipazione; Inner Wheel Italia che ha avviato nei suoi distretti una campagna di raccolta fondi a favore del recupero del Bene; Il Ponte Case d’Aste, da anni al fianco del FAI, e SAME Deutz-Fahr per il generoso contributo.
Grazie, infine, a tutti i donatori che hanno dimostrato solidarietà rispondendo all’appello del FAI.
Il FAI si è mobilitato per Arquata del Tronto, partecipando al dramma della popolazione colpita dal terremoto con un restauro che vuole essere un piccolo passo per il recupero dell’identità perduta del borgo, certo di interpretare il sentire commosso di tutti gli Italiani.