
In stile barocco, sorge in pieno centro storico, la vecchia Resina, e deve il suo nome alla famiglia Capece Piscicelli, nobili originari del paesino montano di Capracotta in Molise. Dopo esser stato la residenza estiva del Duca, nel corso dei secoli ospitò la sede della Curia, poi divenuta prigione e nell’epoca borbonica sede del comune di Resìna. Dagli anni ‘60 del secolo scorso, il palazzo ha assunto le sembianze di un imponente immobile in degrado allorquando la cementificazione ha sostituito parchi e antiche ville con i palazzi moderni. La zona dove è ubicato, Pugliano, ha per i residenti un valore culturale e di identità territoriale, qui infatti, si praticava la vendita di abiti usati che provenivano dagli USA a seguito della seconda guerra mondiale. Grazie al censimento “I Luoghi del Cuore”, può essere riportato all’attenzione pubblica e trovare le forze necessarie per il suo recupero,
il Il luogo deve essere recuperato avviando un progetto di riqualificazione attraverso una concertazione di soggetti che a vario titolo hanno voce in capitolo rispetto al destino del sito. Necessita di una spinta da un Ente super partes quale il Fai che possa con il suo faro, anche con un contributo economico, accelerare il percorso di riqualificazione ed attirare l'attenzione pubblica e la forza del suo recupero.
. È in fieri una rete di soggetti che possano contribuire alla distribuzione delle schede di accompagnamento. La raccolta dei voti parte dai luoghi di maggiore affluenza in collaborazione delle associazioni "Ercolano Cultura Vintage", "Matacultura", Scuole, Ente ville vesuviane, Commercianti ...
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