Villa e Collezione Panza a Varese.
21 settembre – 8 dicembre 2021
Dal 21 settembre all’8 dicembre 2021 Villa Panza, Bene del FAI a Varese, ospita Progetto Genesi una mostra atipica, che si distacca dalla poetica e dalla vocazione che Giuseppe Panza di Biumo impresse a quel luogo attraverso la sua eccezionale collezione d’arte americana, donata al FAI nel 1996 insieme alla villa. Per la prima volta il FAI, grazie a questa mostra, che farà tappa in altri due dei suoi Beni - il Bosco di San Francesco ad Assisi e Casa Noha a Matera - e ad Agrigento - dove si trova un quarto Bene del FAI, il Giardino della Kolymbethra -, si occupa di diritti umani, calpestati ancora oggi in tanta parte di mondo.
Progetto Genesi porta il FAI in un campo nuovo, ma perfettamente in linea con lo spirito della sua missione culturale ed educativa. Questa mostra, infatti, offre al FAI l’occasione di riportare all’attenzione del suo pubblico la funzione sociale dell’arte, e della cultura in genere, come strumento potente, capace di parlare a tutti e di incidere sulla società, per trasformarla, per migliorarla, per favorirne il progresso.
Le opere degli artisti nella collezione Genesi denunciano violazioni inaccettabili e suscitano riflessioni che rimandano ai massimi problemi dell’umanità e a questioni esistenziali, personali e collettive. Gli stessi temi, seppure in forma meno esplicita, emergono anche dalla storia dei luoghi in cui questa mostra farà tappa, a dimostrare che il patrimonio culturale deve essere tutelato non solo per il suo valore storico e artistico, ma anche perché testimonia e promuove valori fondamentali per la civiltà di ieri, di oggi e di domani.
Le opere d’arte collezionate da Giuseppe Panza di Biumo invitano il pubblico che visita Villa Panza a Varese a un viaggio introspettivo alla ricerca quasi spirituale di sé e del senso della vita, e in questo svolgono una funzione che va ben oltre il godimento estetico della perfezione di forme, luci e colori. La spiritualità cristiana che promana ad ogni passo lungo i sentieri nel Bosco di San Francesco ad Assisi (proprietà del FAI dal 2008), e nella piccola chiesa benedettina di Santa Croce, che ospiterà un’opera della collezione Genesi, si fonde con la spiritualità laica del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, in una radura dello stesso bosco; un’opera d’arte (donata al FAI dall’artista nel 2011) che è un simbolo della necessità urgente di ritrovare l’armonia con la natura per garantire un futuro all’umanità. Casa Noha, una semplice casa nel cuore dei Sassi di Matera (donata al FAI nel 2004 dalle famiglie Fodale e Latorre), che ospiterà un’altra opera della collezione Genesi, racconta la storia di una città che ha sofferto la violazione dei diritti umani nella straziante povertà dei suoi abitanti, fino al riscatto, negli anni Cinquanta, innescato proprio da un’opera d’arte: il libro di Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, che per la prima volta ha portato alla conoscenza di tutti quella inaccettabile condizione di arretratezza nell’Italia del boom economico. Agrigento, infine, che vive da vicino il dramma dei migranti che approdano nell’isola di Lampedusa, fin dal VI secolo a.C. è stata un faro di civiltà nel Mediterraneo e un centro di cultura aperto alle influenze straniere, che si ritrovano infatti nell’architettura dei suoi edifici storici così come nella varietà mediterranea delle specie coltivate ancora oggi nel Giardino della Kolymbethra, affidato al FAI nel 2009 dalla Regione Siciliana: un capolavoro di storia e natura, e la testimonianza di un’umanità accogliente, e perciò fiorente.
Progetto Genesi offre dunque al FAI l’occasione di sottolineare nel racconto di questi luoghi, nei suoi Beni, l’attualità e l’universalità del messaggio sociale che essi custodiscono ed esprimono.
Infine, oltre ad ospitare le opere della collezione Genesi in tre dei suoi Beni, il FAI coglie l’occasione di questo progetto per valorizzare il contributo dei suoi volontari impegnati nell’iniziativa FAI Ponte tra culture: cittadini italiani, ma di origine straniera, che collaborano con il FAI nella sua opera di valorizzazione del patrimonio culturale, di cui arricchiscono il racconto sottolineando contatti e intrecci tra culture diverse. Oltre 40 podcast, fruibili dal pubblico che visiterà la mostra in tutte le sue sedi attraverso il proprio smartphone, raccolgono le loro testimonianze dirette, personali e talvolta commoventi, scaturite dalle opere in mostra.
Il progetto gode del patrocinio del MiC – Ministero della Cultura, della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, di Rai Per il Sociale, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del FAI – FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO.